Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, si è distinto spesso per affermazioni a favore della Chiesa Cattolica. Tanti si ricordano il paginone sul Carlino sulla sua conversione, o i recentissimi auguri al Vescovo uscente ed a quello entrante della città, “anche a nome dei non credenti”.
Oggi, 4 febbraio 2013, Matteucci ha ricevuto in dono un “crocifisso laico”, opera d’arte a favore della laicità (qui maggiori dettagli), con l’invito ad appenderlo nell’ufficio comunale come segno di inclusione di tutte le possibili credenze e non-credenze. Per ricordare, magari, che la parete bianca, cioè senza alcun simbolo, sarebbe una soluzione ancor più preferibile (questo si propone, nelle intenzioni degli autori, la piccola provocazione del crocifisso laico: percorrere la strada della laicità additiva per tornare al concetto di parete bianca come migliore soluzione possibile alla convivenza fra credi e non-credi diversi)
La risposta del Sindaco, cordiale ma ferma, è stata che il crocifisso laico non verrà appeso, poiché quello cattolico già è un simbolo universale che rappresenta tutti. Risposta che probabilmente molti ritengono opinabile.
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