L’ICI/IMU SULLE PARITARIE E’ OTTOCENTESCO !

Sul Resto del Carlino di oggi, 8/9/2016 cronaca di Faenza, il Vescovo Toso,  attacca la Pubblica Amministrazione perchè i Comuni chiedono il pagamento dell’IMU alle scuole private paritarie (cattoliche), definendo queste richieste “ottocentesche”.
Riporto di seguito la risposta che ho inviato al Carlino di Faenza, con la speranza di essere pubblicato, a nome della UAAR Prov.di Ravenna.

Spettabile Redazione, in merito all’articolo apparso sul vostro quotidiano, cronaca di Faenza in data 8/9/2016 di cui all’oggetto, la UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) della Provincia di Ravenna, osserva quanto segue:

Le parole del Vescovo di Faenza sono inopportune e strumentali, poiché a chiedere di tassare (IMU) le scuole private ancorchè paritarie, non è solo la Corte Costituzionale con la recente sentenza emessa lo scorso 8/7/2015 disp.nn.14225 e 14226 , ma anche l’Unione Europea (UE) che se ne era occupata nel corso degli anni 2008,2010, 2012 e 2014 contro cui hanno sempre fatto ricorso le Autorità ecclesiastiche. In sostanza la UE considerava aiuti di Stato e concorrenza sleale la mancata tassazione delle attività commerciali, (ristorazione, librerie ecc.ecc.) ivi comprese le scuole e la sanità private gestite da Enti ecclesiastici. (Riporto da La Repubblica del 5/11/2014 http://ricerca.repubblica.it/…/imu-alla-chiesa-la-ue-riapre…)
Ricordo inoltre all’esimio Prelato, che lo stesso Papa Francesco, ha sempre sostenuto che è giusto pagare le tasse e che inoltre lo stesso vangelo attribuisce a Gesù le parole con le quali afferma che è giusto dare a Dio ciò che è di Dio e a Cesare ciò che è di Cesare. Resta però da stabilire che cosa appartenga a Dio e che cosa appartenga a Cesare, ma questo lo può stabilire solo lo Stato, non certo la chiesa.
Quanto ai presunti risparmi che le scuole private cattoliche permetterebbero allo Stato e ai Comuni, è del tutto infondato. E’ vero il contrario. Infatti un “fiume” di denaro viene erogato a queste scuole (500.530.000 euro a.s. 2015/2016, come riportato da Avvenire il 12/8/2016 http://www.orizzontescuola.it/scuole-paritarie-sbloccati-5…/ cui vanno aggiunti fondi Comunali e Regionali) a discapito delle scuole pubbliche, cui nel corso degli anni sono stati fatti tagli feroci.
Quanto alla affermazione che solo l’Italia vuole fare pagare la tasse alle scuole cattoliche, mentre Francia e Spagna le sostengono economicamente, posso rispondere che anche l’educazione sessuale nelle scuole di quasi tutta Europa viene insegnata. Ad esempio in Germania e Olanda è obbligatoria in tutte le scuole , ivi comprese le private cattoliche ( vedasi la puntata di Presa Diretta su RAI 3 del 31/01/2016 http://www.presadiretta.rai.it/…/ContentItem-ba005fa9-b53e-…)
mentre in Italia, la chiesa cattolica in primis, si oppone ferocemente inventando in questo caso una fantomatica “teoria gender” che non esiste affatto e, impedendo ai nostri giovani di usufruire di un insegnamento fondamentale per evitare violenze e abusi sessuali a discapito delle categorie più deboli e il rispetto per le persone con identità di genere diverse.
Pertanto e concludo, ben consapevole della forte “pressione” che le Autorità d’Oltre Tevere possono esercitare sullo Stato Italiano, mi auguro che le medesime Autorità, alle parole diano seguito ai fatti.
Claudio Pagnani
Uaar Prov.Ravenna

 

Carlino 8 9 2016

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