Ora alternativa. Qualche dato locale

Partita il 14 gennaio la campagna nazionale ora alternativa, siamo in grado di presentare una serie di dati che aiutano ad inquadrare la situazione.

Nella Provincia di Ravenna sono presenti 46 Istituzioni scolastiche statali. Il circolo UAAR di Ravenna dispone – tramite la struttura territoriale dei Cobas Scuola – dei dati relativi alla frequenza dell’ora alternativa di 21 di questi.

La percentuale di frequenza è del 18,2%, un dato che varia in modo importante in base alla tipologia dell’Istituzione scolastica. Se negli Istituti comprensivi – comprendenti scuole materne, elementari e medie – la percentuale risulta notevolmente inferiore (13,1%), il dato raddoppia nei Licei ed Istituti Tecnici e Professionali (26,7%). Un dato da considerare -come indicato dal MIUR, il Ministero che ha competenza sull’Istruzione – è la percentuale di studenti stranieri presenti nel sistema scolastico della Provincia di Ravenna che, per l’anno scolastico 2008-09, è dell’11,6% (si ferma però all’8,9% per le Superiori). Ai bambini più piccoli si cerca probabilmente di evitare ciò che può essere sentito come discriminazione dal non frequentare l’ora di religione cattolica. Le testimonianze raccolte indicano i non frequentanti come in prevalenza figli di aderenti ad altre religioni. Il grado di secolarizzazione raggiunto nel nostro territorio rende difficile pensare che quasi il 90% dei genitori scelga convintamente una sorta di catechismo cattolico scolastico per i propri figli.

In età adolescenziale, gli studenti tendono sempre più frequentemente a non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Ciò è chiaramente verificabile considerando i soli dati dei Licei ed Istituti Tecnici e Professionali. Si va dalle percentuali storicamente più basse del faentino fino ad arrivare all’Istituto Tecnico Commerciale “Ginanni” di Ravenna che con oltre il 55% di non avvalentesi dell’ora di religione cattolica indica un rovesciamento simbolico. Questi dati confortanti non impediscono comunque che agli studenti di ora alternativa venga proposto lo spostamento in altre classi o soluzioni non consone, violando palesemente il principio di non discriminazione.

Per scegliere l’ora alternativa, entro il 12 febbraio, occorre compilare gli allegati E ed F della domanda di iscrizione.

Nella Provincia di Ravenna sono presenti 46 Istituzioni scolastiche statali. Il circolo UAAR di Ravenna dispone – tramite la struttura territoriale dei COBAS Scuola – dei dati relativi alla frequenza dell’ora alternativa di 21 di questi.

La percentuale di frequenza è del 18,2%, un dato che varia in modo
importante in base alla tipologia dell’Istituzione scolastica. Se negli Istituti comprensivi – comprendenti scuole materne, elementari e medie – la percentuale risulta notevolmente inferiore (13,1%), il dato raddoppia nei Licei ed Istituti Tecnici e Professionali (26,7%). Un dato da considerare è la percentuale di studenti stranieri presenti nel sistema scolastico della Provincia di Ravenna che, per l’anno scolastico 2008-09, è dell’11,6% (si ferma però all’8,9% per le Superiori). Ai bambini più piccoli si cerca probabilmente di evitare ciò che può essere sentito come discriminazione dal non frequentare l’ora di religione cattolica. Le testimonianze raccolte – sottolineano gli atei ravennati – indicano i non frequentanti come in prevalenza figli di aderenti ad altre religioni.

Il grado di secolarizzazione raggiunto nel nostro territorio rende difficile pensare che quasi il 90% dei genitori scelga convintamente una sorta di catechismo cattolico scolastico per i propri figli.

In età adolescenziale, gli studenti tendono sempre più frequentemente a non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Ciò è chiaramente verificabile considerando i soli dati dei Licei ed Istituti Tecnici e Professionali. Si va dalle percentuali storicamente più basse del faentino fino ad arrivare all’Istituto Tecnico Commerciale “Ginanni” di Ravenna che con oltre il 55% di non avvalentesi dell’ora di religione cattolica indica un rovesciamento simbolico. Questi dati confortanti non impediscono comunque che agli studenti di ora alternativa venga proposto lo spostamento in altre classi o soluzioni non consone violando palesemente il principio di non discriminazione.

Per scegliere l’ora alternativa, entro il 12 febbraio, occorre compilare gli allegati E ed F della domanda di iscrizione.

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