Dopo l’approvazione dell’O.d.G. del 15/12/2014 per l’istituzione di una festa della famiglia naturale, quella fra un uomo e una donna con il vincolo del matrimonio e relative polemiche anche a livello nazionale, nella serata del 22/12/2014 si è provveduto ad emendarlo. Purtroppo non è andata meglio poiché si parla di “famiglia” intesa come unione fra un uomo e una donna nel matrimonio, e si apre alla possibilità di includere anche altre tipologie. Con preciso riferimento alle unioni omo e/o etero sessuali sia con vincolo di matrimonio che senza, però l’inclusione non garantisce il riconoscimento e soprattutto la certezza. Riporto il commento a questa “modifica” approvata a maggioranza dal PD e relativi link con l’O.d.G del 15/12/2014; l’O.d.G. del 22/12/2014 e relativa registrazione della seduta.
Gentile Sindaco Malpezzi, ho assistito alla seduta di ieri sera (22/12/2014) in merito all’ O.d.G. votato da Lei e dalla sua Maggioranza in data 15/12/2014 e con il tentativo di modificarlo a seguito di alcuni “ripensamenti”.
Sono deluso e contrariato per la decisione assunta da Lei in cui esprimeva “a titolo personale” di considerare la famiglia come un importante legame dal valore sociale e non invece una unione fra due persone, omo e/o etero sessuali , con o senza vincolo di matrimonio fondata sull’amore, il rispetto e l’assistenza reciproca.
A conferma di ciò invoca l’ art 29 della nostra Costituzione la quale riconosce i diritti della famiglia come società fondata sul matrimonio. Eppure nella relazione introduttiva del DDL 14, relatrice la sua collega di Partito, Sen. Cirinnà, afferma quanto segue testuale:
La disciplina della plu-
ralità delle forme della convivenza rappre-
senta infatti l’attuazione del dovere dello
Stato di tutelare la libertà di realizzazione
della persona nei suoi rapporti con gli altri
(articolo 2 della Costituzione), non poten-
dosi imporre la rigida alternativa tra il vin-
colo (sacramentale o legale) del matrimonio
e l’assoluta irrilevanza giuridica delle forme di vita associata che da tale modello prescin-
dano (soluzione obbligata, questa, per chi,
come gli omosessuali, non possa sposarsi).
In questo senso, il riconoscimento di forme
plurali di convivenza, anziché violare, raf-
forza piuttosto il principio di cui all’articolo
29 della Costituzione, che nasceva non tanto
per imporre un solo e cogente modello di
convivenza, ma per limitare l’ingerenza sta-
tale sul terreno delle relazioni familiari, ti-
pica delle politiche demografiche di regimi
totalitari come quello fascista.
Documento che lei stesso auspica venga approvato dal Senato ! Lei invoca la Costituzione in questo frangente per dare maggior validità alle sue scelte, ma non fa altrettanto quando si tratta di finanziare la scuola privata, come invece recita l’art. 33 comma 3 : Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
Inoltre è contrario all’applicazione del documento standard in materia di educazione sessuale in Europa redatto dall’ufficio europeo dell’OMS , mentre lei sostiene che così non è. Inoltre dichiara che potrebbe essere disponibile alla educazione sessuale a scuola, nonostante si invochi spesso l’autonomia didattica per le stesse, però non comprende per quale motivo genitori ed insegnanti dovrebbero mandare i loro cervelli all’ammasso, bevendosi come oro colato linee guida piuttosto discutibili stilati da fantomatici super esperti . Non si rende conto che gli unici applausi le sono arrivati dai militanti e simpatizzanti di Forza Nuova?
Addirittura il Consigliere del NCD Grillini, afferma che per lui l’educazione sessuale a scuola, dovrebbe essere fatta solo dalle superiori in su, perché alle elementari e alle medie inferiori, gli studenti sono troppo piccoli e bisogna proteggerli. Proteggerli da che cosa? In tanti Paesi del Nord Europa l’educazione sessuale viene insegnata da tanti anni e non mi sembra che siano in situazioni allarmanti.
E’ contrario alle adozioni e agli affidamenti a persone dello stesso sesso, eppure forse interpreto male io, ma il DDL n. 14 all’art 1 comma 1 dichiara che “ due persone maggiorenni dello stesso sesso –<di seguito denominate parti dell’unione civile>- possono contrarre tra loro una unione civile per organizzare la loro vita in comune”.
All’art. 14 comma 2 si afferma quanto segue “ le parti dell’unione civile (cioè le unioni di cui all’art 1), possono chiedere l’adozione o l’affidamento di minori ai sensi delle leggi vigenti, a parità di condizione con le coppie di coniugi. Dunque si contraddice oppure il DDL in questione non se lo ricorda bene.
Infine ho sentito alcuni richiami alla laicità dello Stato, ma la presenza del crocifisso appeso alla parete della sala Consigliare, non si toglie, perché si rivendicano le nostre radici cristiane.
Più volte il Vaticano ha preteso che nel redarre la Costituzione dell’UE, si facesse preciso riferimento alle radici cristiane dell’Europa. Che io sappia l’Europa è un insieme di popoli e di etnie con culture diverse che da secoli si mischiano continuamente. Non esiste una sola radice, perché in passato qui esistevano popolazioni con una fede religiosa che noi oggi definiremmo pagana. Siamo il prodotto di un crogiuolo di culture diverse e non abbiamo una sola “radice”.
Concludendo, sono profondamente deluso dalla votazione di questo O.d.G. che non risponde alle esigenze e alle aspettative di molte persone. Forse le potrà far piacere sapere che la Regione Veneto , prima in Italia, ha approvato la Festa della Famiglia naturale , intesa come l’unione di un uomo e di una donna con vincolo matrimoniale.
Claudio Pagnani
Uaar Prov.Ravenna