Otto per Mille- Interviene la Corte dei Conti

http://temi.repubblica.it/micromega-online/8-per-mille-la-corte-dei-conti-e-le-mani-in-tasca-alla-cei/

Pubblicato in Informazioni | Lascia un commento

Riunione di Circolo

Gentile amica/o, comunico che mercoledì 10/12/2014 ci sarà la nostra riunione mensile alle ore 20,45/21,00 presso l’Arci di Via G. Rasponi 5 a Ravenna con il seguente O.d.G.

1) Definizione tema e data del Darwin Day
2) Banchetti a Ravenna
3) Foto di gruppo Uaar per un eventuale lancio pubblicitario nei primi mesi 2015.
4) Varie

Un cordiale saluto
Claudio Pagnani

Mail: ravenna@uaar.it
Web:  http://ravenna.uaar.it
Mostra Opere d’Arte:  www.Laik-Aid.it
FB: www.facebook.com/groups/107033765983683/

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

Testamento Biologico

Ecco un documento interessante, la delibera della Regione Toscana, che per prima in Italia ha adottato la Dichiarazione Anticipata di fine vita (DAT) o Testamento Biologico, da iscriversi nel tesserini sanitario di ogni cittadino.

http://www.seltoscana.it/…/testamento-biologico-approvata-…/

Pubblicato in Diritti civili | Lascia un commento

Brittany Maynard.

Ricordate Brittany Maynard, la giovane donna americana che ha scelto di morire con dignità dopo che le avevano diagnosticato un cancro al cervello. Le avevano detto che le rimanevano da vivere sei mesi, forse un anno, così decise di trasferirsi in Oregon (viveva in California), insieme alla sua famiglia per poter avere accesso ad una morte dignitosa e senza sofferenza.  Allego due link in cui ci sono le sue ultime dichiarazioni molto toccanti.

 

http://youtu.be/TGFqXN-CV9g

http://youtu.be/rICu4fx-fbU

 

Pubblicato in Diritti civili | Lascia un commento

4 Domande Laiche

Gentili amiche e amici,

 

come simpatizzante dell’UAAR ricevo regolarmente la vostra newsletter. Ho molto apprezzato che abbiate posto ad alcune liste per le imminenti elezioni regionali quattro molto puntuali domande laiche. Confesso che mi dispiace non abbiate sentito la necessità di porle anche ai candidati di Emilia Romagna Civica, la lista di ispirazione più schiettamente laica tra quelle concorrenti alle elezioni.

 

Come candidato di Emilia Romagna Civica nel collegio di Ravenna ho voluto rispondere, anche non richiesto, alle vostre domande e ve le giro di seguito, sperando che possiate accoglierle come un contributo di discussione politica.

 

Vi ringrazio per il vostro costante lavoro di promozione della laicità, cordiali saluti, Marco Cavalcoli

 

 

1) Testamento Biologico: le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento nel Fascicolo sanitario elettronico La nuova tessera sanitaria-carta regionale dei servizi permette ai cittadini della nostra regione di accedere al fascicolo sanitario elettronico.

Come recentemente deliberato dalla regione Toscana, sosterrà l’inserimento nel fascicolo sanitario elettronico delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento?

 

L’autodeterminazione di ciascun cittadino in materia di salute e di fine vita è un tema da affermare con convinzione in ogni ambito. Considerare le conquiste scientifiche come strumenti che ciascuno di noi può liberamente scegliere per se stesso è un passo ineludibile per concepire uno Stato formato dai cittadini e non superiore ad essi. Come membro fin dalla sua fondazione dell’Associazione Luca Coscioni per la Libertà di Ricerca Scientifica considero questa una battaglia di civiltà e di democrazia. Sostengo quindi l’inserimento nel fascicolo sanitario elettronico delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento.

 

 

2) Assistenza religiosa non più a carico delle AUSL Grazie alle inchieste dell’Uaar, nello scorso mese di gennaio nella nostra regione è venuto a galla lo scandalo degli stipendi dei preti in corsia a carico delle AUSL: ogni anno le convenzioni stipulate dalle AUSL con le Curie pesano per oltre 2,2 milioni di euro sulle casse del Servizio Sanitario Regionale. Milioni di euro che sarebbero molto utili a un sistema sanitario sempre più in difficoltà.

Si adopererà affinché l’assistenza religiosa non sia più a carico delle AUSL?

 

Tenendo fermo il diritto dei malati a ricevere un’assistenza religiosa, e sia ben chiaro, di qualunque religione, trovo non giustificabile che i religiosi assistenti percepiscano un compenso pagato da tutti i cittadini. Ciascuna religione deve essere libera di organizzarsi autonomamente, senza aiuti di Stato. Il meccanismo dell’8 per mille finanzia già a sufficienza le confessioni religiose, tra l’altro con un meccanismo referendario da riformare radicalmente, che attualmente obbliga anche chi non vuole a versare una parte delle proprie tasse a questa o quella religione. L’assistenza religiosa non deve essere a carico delle AUSL.

 

 

3) Tutelare la salute e l’autodeterminazione delle donne L’obiezione di coscienza in materia di interruzione volontaria di gravidanza doveva essere una temporanea tutela per chi aveva intrapreso la carriera di medico ginecologo prima della legalizzazione dell’aborto. A 36 anni di distanza l’obiezione selvaggia lede la salute e l’autodeterminazione delle donne.

Si impegnerà per garantire interventi informativi sulla contraccezione nelle scuole, accesso senza ostacoli alla contraccezione post-coitale (pillola del giorno dopo) e all’aborto farmacologico (RU-486), e per avere almeno il 50% di ginecologi non obiettori nei nostri ospedali?

 

Coloro che hanno lottato per la legalizzazione dell’aborto in Italia vengono chiamati erroneamente abortisti, quando è sotto gli occhi di tutti che proprio grazie alla legalizzazione è stato quasi definitivamente raggiunto negli anni il loro dichiarato obiettivo di sconfiggere il flagello dell’aborto di massa. Le politiche oscurantiste producono i mali che dichiarano di combattere. Il buon funzionamento dei consultori e l’informazione nelle scuole sono strumenti fondamentali per tutelare la salute e l’autodeterminazione delle donne, anche informando gli uomini. Bisogna informare sui metodi contraccettivi, sul fatto che la pillola del giorno dopo non è una pillola abortiva, sull’aborto farmacologico. Personalmente trovo paradossale che i medici formatisi dopo il 1978 possano dichiararsi obiettori, ad ogni modo a livello regionale dobbiamo garantire che almeno il 50% dei ginecologi non siano obiettori, in ciascuno dei nostri ospedali, e che non vi siano obiettori nei consultori.

 

 

4) Fine dei finanziamenti pubblici dell’edilizia di culto La Regione Emilia Romagna, con Delibera di Consiglio 849/1998, fissò al 7% la quota indicativa di oneri di urbanizzazione secondaria da destinare all’edilizia di culto.

Le amministrazioni comunali, per disinformazione o per clericalismo, ritengono erroneamente che sia un balzello dovuto per legge, quando invece la stessa delibera regionale prevede che i comuni possano variare le percentuali indicate.

Si impegna modificare la normativa regionale eliminando l’edilizia di culto dalle destinazioni degli oneri di urbanizzazione secondaria?

 

Come ben argomentate nella domanda, gli oneri di urbanizzazione secondaria da destinare all’edilizia di culto vengono percepiti come un obbligo, sull’onda della cultura monoreligiosa che ha caratterizzato a lungo il nostro Paese. E’ tempo di chiarire l’equivoco, aggiornando le leggi alla realtà di una società che non ha più una religione di Stato e che vede crescere l’influenza di culti diversi sul territorio. Come ho scritto sopra, ciascuna religione deve essere libera di organizzarsi autonomamente, senza aiuti di Stato. L’eliminazione dell’edilizia di culto dalle destinazioni degli oneri di urbanizzazione secondaria aiuta a ristabilire condizioni di normalità democratica nella nostra Repubblica.

 

 

Pubblicato in Informazioni | Lascia un commento

Anche la BBC si interessa alla UAAR

Riporto un link in merito ad un servizio di reportage svolto dalla BBC a Bologna riguardante lo “sbattezzo”.  Ci sono le interviste rilasciate dagli attivisti del circolo di Bologna.

 

 

http://www.bbc.com/news/world-europe-30125009

 

Pubblicato in Informazioni | Lascia un commento

Ancora Sentinelle in Piedi

 

 

Il mondo osservato dall’Uaar

Le sentinelle in cattedra

Dire che ormai è diventato un mantra sarebbe riduttivo, infatti siamo alla vera e propria ossessione. Ovunque si apra un dibattito sui diritti delle coppie omosessuali, e a volte perfino sullo stesso diritto di esserlo, omosessuali, ecco spuntare il reazionario di turno con la solita esclamazione: “Questa è l’ideologia del gender”! Il gender, questo mostro brutto e cattivo il cui scopo criminale sembra essere quello di far diventare tutti gay i nostri figli. Immagino già le fiabe monitrici per bambini, o magari anche le rivisitazioni di quelle tradizionali. “Quando Cappuccetto Rosso giunse nel bosco, incontrò il Gender”.

per la Chiesa l’insegnante di religione deve essere una sorta di prefetto

Così anche a don Gian Battista Rota, responsabile del Servizio Insegnamento Religione Cattolica della diocesi di Milano, o al collaboratore a cui ha in seguito scaricato la responsabilità, è venuto spontaneo farvi riferimento nella missiva inviata agli oltre seimila insegnanti di religione che operano nelle scuole della sua diocesi. «Per valutare in modo più preciso la situazione e l’effettiva diffusione dell’ideologia del “gender” — queste le parole nel comunicato — vorremmo avere una percezione più precisa del numero delle scuole coinvolte, sia di quelle in cui sono state effettivamente attuate iniziative in questo senso, sia di quelle in cui sono state solo proposte». Leggendo queste frasi non si può assolutamente negare, a prescindere dall’essere laici o cattolici, quello che è di una evidenza allo stesso tempo disarmante e sconcertante, e cioè che per la Chiesa l’insegnante di religione deve essere una sorta di prefetto, un presidio che deve non solo garantire l’insegnamento della dottrina cattolica ma finanche vegliare su tutto quanto accade all’interno dell’istituto. Una vera e propria sentinella, che però a differenza di quelle in piedi sta comodamente seduta dietro una cattedra e percepisce uno stipendio mensile. Offre lo Stato. Offriamo noi.

La fedeltà degli emissari è talmente data per scontata che l’autore della lettera non si è minimamente posto il problema che la notizia sarebbe potuta uscire dall’ambito degli insegnanti di religione. Come se si fosse trattato di un consesso di qualche decina di persone al massimo, mentre, come già detto, si tratta di un esercito di oltre seimila persone, tutte naturalmente con sensibilità e modi di interpretare il proprio ruolo diversi. Non sorprende che tra di loro qualcuno si sia indignato quanto basta per decidere di diffondere il comunicato inviandolo al quotidiano Repubblica e alle associazioni Lgbt, e pare che qualcuno abbia addirittura deciso di ritirarsi dall’insegnamento della religione.

ircA nulla sono valsi lo stupore di Bagnasco, incomprensibile se si considera che già in passato l’Ufficio Catechistico Nazionale aveva iniziato a schedare gli alunni che non facevano religione a scuola, e il patetico tentativo di retromarcia della Curia. Con tanto di scuse annesse, è vero, ma che non è riuscito a fare di più che definire la comunicazione “formulata in modo inappropriato”. Perché stando a quanto affermato da don Rota (non il suo collaboratore, stavolta), l’intenzione originaria era quella di “conoscere dagli insegnanti di religione il loro bisogno di adeguata formazione”, per cui quella richiesta di informazioni era da intendersi come un’indagine informale tesa a tale scopo. E il bello è che lo ha detto seriamente. Per lui si può effettivamente scrivere una cosa pur intendendone una completamente diversa. Qui non siamo alla semplice arrampicata sullo specchio, qui lo specchio era perfino ben lubrificato.

espellere l’Irc dalla scuola pubblica, magari insieme a tutti gli altri privilegi

Non ci vuole nemmeno molta fantasia per immaginare in cosa potrebbe consistere l’eventuale formazione adeguata; verosimilmente si tratterebbe di istruire a insegnare l’opposto di quello che viene insegnato nei programmi scolastici, per cui mentre nelle altre ore si educherebbe al rispetto dell’orientamento sessuale di tutti, nell’ora di indottrinamento si ribalterebbe il concetto facendolo coincidere con quanto stabilito dai vescovi. Il che alla fine si tradurrebbe sostanzialmente nel mettere in guardia dall’ideologia del gender, sempre quel disgraziato. Se già prima era arduo sostenere che la Chiesa non ingerisce nelle questioni che riguardano lo Stato, adesso per farlo ci vuole una discreta dose di faccia tosta. Mettere il becco nei programmi della scuola pubblica è l’esempio più lampante di ingerenza, di cui qualunque genitore dovrebbe tenere conto quando arriva il momento di scegliere se far frequentare l’insegnamento della religione ai propri figli o optare per una delle quattro alternative possibili. Ma anche, perché no, lottare per espellere l’Irc dalla scuola pubblica, magari insieme a tutti gli altri privilegi riconosciuti alla Chiesa in forza dei Patti Lateranensi.

Nel quasi unanime coro di condanna, con tanto di interrogazioni parlamentari, non poteva certo mancare qualcuno che invece di fischiare applaude. È il caso di Carlo Giovanardi, ormai da tempo confermatosi quale esempio classico di politico clericalista. In una video-intervista pubblicata su Repubblica TV il senatore del Ncd mette in guardia dall’utilizzo dei bambini come cavie per opuscoli sul gender (ancora lui), da loro (i parlamentari clericali) denunciati più volte in parlamento e fatti ritirare, ed esorta i genitori a indignarsi e ribellarsi quando queste cose capitano ai loro bambini. Quando il giornalista gli dice che si tratta di ragazzi dei licei Giovanardi ribatte che purtroppo si tratta di una forma di violenza praticata su bambini di appena tre anni. Toh, la stessa età a cui vengono a volte destinati i corsi di precatechismo organizzati da molte parrocchie.

Massimo Maiurana

Post correlati

Pubblicato in Informazioni | Lascia un commento

4 Domande laiche

Gentile amica/o, ricevo e volentieri pubblico le risposte di un’altra candidata alle elezioni Regionali, circa le domande che abbiamo posto.

Ecco le risposte che riporto integralmente della candidata al Consiglio Regionale con la lista “L’Altra Emilia Romagna”, Angela Dall’Olio.

Grazie per l’attenzione ed un cordiale saluto.

Claudio Pagnani

 

 

 

 

Buonasera,

di seguito le risposte alle domande inviatemi.

Chiedo scusa per il ritardo e vi ringrazio sinceramente per aver posto a me e ad altri/e candidati/e domande su tematiche così importanti.

Cordiali Saluti,

 

Angela Dall’Olio

candidata al Consiglio Regionale per la lista L’Altra Emilia Romagna

 

1) Testamento Biologico: le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento nel Fascicolo sanitario elettronico La nuova tessera sanitaria-carta regionale dei servizi permette ai cittadini della nostra regione di accedere al fascicolo sanitario elettronico.

Come recentemente deliberato dalla regione Toscana, sosterrà l’inserimento nel fascicolo sanitario elettronico delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento?

 

Assolutamente sì. La Dichiarazione Anticipata di Trattamento è lo strumento di salvaguardia del diritto individuale di decidere a quali terapie essere sottoposto, anche nel momento in cui non si è in grado di rivendicarlo. Questo diritto lo sancisce la nostra Costituzione “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario, se non per disposizione di legge” art.32 ma anche il codice deontologico dei medici chirurghi e odontoiatri all’art. 38 “La dichiarazione anticipata di trattamento comprova la libertà e la consapevolezza della scelta sulle procedure diagnstiche e/o suglio interventi terapeutici che si desidera o non si desidera vengano attuati in condizioni di totale o grave compromissione delle facoltà cognitive o valutative che impediscono l’espressione di volontà attuali.

 

2) Assistenza religiosa non più a carico delle AUSL Grazie alle inchieste dell’Uaar, nello scorso mese di gennaio nella nostra regione è venuto a galla lo scandalo degli stipendi dei preti in corsia a carico delle AUSL: ogni anno le convenzioni stipulate dalle AUSL con le Curie pesano per oltre 2,2 milioni di euro sulle casse del Servizio Sanitario Regionale. Milioni di euro che sarebbero molto utili a un sistema sanitario sempre più in difficoltà.

Si adopererà affinché l’assistenza religiosa non sia più a carico delle AUSL?

 

Certo, a priori, anche se il Servizio Sanitario non fosse in difficoltà.

Per prima cosa trovo assurdo che vengano utilizzati soldi pubblici per finanziare un servizio che, a mio avviso, dovrebbe essere erogato gratuitamente dai religiosi. Nessuno può mettere in dubbio che per il malato credente la possibilità di praticare la propria fede dia conforto e sostegno, ma la religione è qualcosa di assolutamente personale e semmai, dovrebbe essere la comunità religiosa a farsi carico delle spese necessarie per offrire questo servizio.

 

3) Tutelare la salute e l’autodeterminazione delle donne L’obiezione di coscienza in materia di interruzione volontaria di gravidanza doveva essere una temporanea tutela per chi aveva intrapreso la carriera di medico ginecologo prima della legalizzazione dell’aborto.

A 36 anni di distanza l’obiezione selvaggia lede la salute e l’autodeterminazione delle donne.

Si impegnerà per garantire interventi informativi sulla contraccezione nelle scuole, accesso senza ostacoli alla contraccezione post-coitale (pillola del giorno dopo) e all’aborto farmacologico (RU-486), e per avere almeno il 50% di ginecologi non obiettori nei nostri ospedali?

 

Ecco, il lavoro più grande in tema di contraccezione e interruzione di gravidanza bisogna farlo proprio all’interno delle scuole da persone qualificate, che possano fornire alle giovani donne (e uomini) tutte le informazioni necessarie per evitare o interrompere una gravidanza indesiderata. Dall’ informazione nasce quella coscienza e quell’autodeterminazione che dobbbiamo tutelare sempre.

Se più del 50% dei medici è obiettore di coscienza in merito all’aborto, non siamo in grado di garantire questa tutela. Specialmente nei consultori, sono favorevole alla sola presenza di medici non obbiettori.

 

4) Fine dei finanziamenti pubblici dell’edilizia di culto La Regione Emilia Romagna, con Delibera di Consiglio 849/1998, fissò al 7% la quota indicativa di oneri di urbanizzazione secondaria da destinare all’edilizia di culto.

Le amministrazioni comunali, per disinformazione o per clericalismo, ritengono erroneamente che sia un balzello dovuto per legge, quando invece la stessa delibera regionale prevede che i comuni possano variare le percentuali indicate.

Si impegna modificare la normativa regionale eliminando l’edilizia di culto dalle destinazioni degli oneri di urbanizzazione secondaria?

 

Ritengo che anche in questo caso i soldi pubblici dovrebbero essere destinati a fornire strutture e servizi per tutti, non solo per gli appartenenti a una confessione religiosa. Tra l’altro la Chiesa Cattolica (prima beneficiaria) gode già di agevolazioni fiscali sugli “edifici di culto” (sarebbe anche interessante andare a vedere quanti in effetti lo sono…) e del contributo dell’8×1000.

Quindi sì, sarei a favore di una modifica della normativa.

 

Angela Dall’Olio

 

 

Mail: ravenna@uaar.it

Web: http://ravenna.uaar.it

Mostra Opere d’Arte: www.Laik-Aid.it

FB: www.facebook.com/groups/107033765983683/

 

Pubblicato in Informazioni | Lascia un commento

4 Domande laiche

Avendo posto  4 domande laiche alle/ai candidati al Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna per la lista SEL, ricevo risposta che riporto integralmente qui sotto.

Gentile Sig. Pagnani, a nome dei candidati di Sinistra Ecologia Libertà della Provincia di Ravenna alle Elezioni Regionali dell’Emilia Romagna, sono a rispondere alla sua mail  avente per oggetto “4 domande laiche”

 

1) Ci impegniamo a sostenere l’inserimento delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento nel fascicolo sanitario elettronico.

 

2) Ci impegniamo a chiedere lo stralcio dell’assistenza religiosa dai bilanci a carico delle AUSL.

 

3) Ci impegniamo a vigilare sull’attuazione della Legge 194, in particolare per evitare che l’alta percentuale di medici obiettori possa pregiudicare l’IVG nelle strutture pubbliche, e per evitare passi indietro sulla RU486. Ci impegniamo inoltre a garantire interventi informativi sulla contraccezione nelle scuole. Aggiungiamo che chi tra noi ricopre un ruolo istituzionale, già oggi promuove questa  politica, sostenendo collaborazioni e formazione tra il Consultorio Giovani, le Scuole e i Centri Giovanili. Ci impegniamo inoltre, benché non sia annoverato tra le vostre richieste, a garantire la continuità dell’esperienza sulla fecondazione eterologa in Regione.

 

4) Ci impegniamo a modificare la normativa regionale che regola gli oneri di urbanizzazione secondaria da destinare agli edifici di culto, fino al totale azzeramento. Aggiungiamo che chi tra noi ha ricoperto ruoli istituzionali, ha sostenuto nei Consigli Comunali battaglie per portare al minimo tale balzello, venendo purtroppo sconfitto dai numeri di maggioranze trasversali sorte a difesa di tale finanziamento.

 

Cordialmente

VALENTINA MORIGI

CLAUDIO FABBRI

VALERIA RICCI

NICOLA STALONI

Pubblicato in Informazioni | Lascia un commento

Resoconto riunione Circolo del 12/11/2014

Gentile amica/o, di seguito il report della riunione di cui
all’oggetto:

Inizio riunione ore 21,00     Presenti 11 soci G. Montanari,
R.Zannoni, P.Giannelli, A.D’Aguanno, A.Tampieri, V.Cellini,
M.Chiozzini, I. Fontana, S.Tedioli, F.Zauli, C. Pagnani.

Presidente Assemblea: Claudio Pagnani

Verbalizzante:  Ivan Fontana

O.d.G.

1) Cena autofinanziamento- indetta per venerdì 28/11/2014 alle ore
20,00 presso l’abitazione di un nostro socio a Chiesuola di Russi in
P.zza Cani 2. Menù paella mista di carne e pesce. Eventuali
vegetariani o vegani avvisino preventivamente all’atto dell’adesione
entro il 21/11/2014. Costo euro 20 . Si avverte che una volta
aderito si è tenuti a versare la quota anche qualora all’ultimo
momento non si potesse partecipare.

2) Uaar Giovani.  Possono far parte di questo gruppo, tutt* le
persone  con un’ età massima di 35 anni, ed è uno spazio dedicato ai
medesimi,  sorto alcuni mesi fa con lo scopo di attuare, promuovere
iniziative e/o proposte che interessino maggiormente questo “target”
di persone.

Al momento esiste un sito su FB chiamato per l’appunto UAAR GIOVANI,
al quale ci si può iscrivere “cliccando” MI PIACE . Al momento ci
sono 80 iscritti e si spera di aumentare il loro numero.  Lo scopo è
quello di attrarre il maggior numero possibile di giovani che
nutrano interessi per gli scopi che si prefigge la UAAR,  che
sappiano parlare ai loro coetanei e proporre loro argomenti,
riflessioni e iniziative conseguenti.

3) Darwin Day- Ci si propone di effettuare una giornata dedicata a
questo grande scienziato per il prossimo mese di febbraio 2015,
invitando personalità all’altezza del compito.  Dopo avere
contattato il Prof. Odifreddi e il Dr. Augias, che hanno
cortesemente declinato l’invito per motivi di impegno, ci proponiamo
altri nomi quali il Prof. C. Flamigni e/o il Prof. Carlo Rovelli.

4) Varie-  Ci stiamo preparando per organizzare una conferenza sul
Testamento biologico e l’Eutanasia, con l’ Associazione Exit-italia
di Torino per il prossimo mese di marzo 2015. Exit-Italia è una
delle Associazioni che insieme alla Associazione Luca Coscioni, alla
Associazione “gli amici di Eluana on-lus e alla Uaar, nei mesi di
aprile,maggio e giugno del 2013 raccolsero le firme per una proposta
di Legge di iniziativa popolare che rendesse legale tali richieste.
Ben 67.000 firme di cittadin* sono state depositate in Parlamento
nel mese di settembre 2013 e a tutt’oggi non è ancora stata
calendarizzata la discussione in Aula.

Banchetti informativi: stiamo chiedendo i relativi permessi per
poterli fare presso le Coop. di Via faentina e del gallery in Via
Gramsci a Ravenna, nei giorni di sabato 13,20 e 27 dicembre 2014.

Chiusura riunione ore 23,00

Presidente : Claudio Pagnani

Verbalizzante: Ivan Fontana

Un cordiale saluto

Claudio Pagnani

Mail: ravenna@uaar.it

Web  http://ravenna.uaar.it

Mostra Opere d’Arte: www.Laik-Aid.it

FB: www.facebook.com/groups/107033765983683/

Infine riporto la risposta avuta da uno dei candidati al Consiglio
regionale della  Circoscrizione di Ravenna , appartenente alla lista
“L’Altra Emilia Romagna. Le domade laiche che abbiamo sottoposto
sono:

1) Testamento Biologico: le Dichiarazioni Anticipate di
Trattamento nel Fascicolo sanitario elettronico

La nuova tessera sanitaria-carta regionale dei servizi permette ai
cittadini della nostra regione di accedere al fascicolo sanitario
elettronico.

Come recentemente deliberato dalla regione Toscana, sosterrà
l’inserimento nel fascicolo sanitario elettronico delle
Dichiarazioni Anticipate di Trattamento?

2) Assistenza religiosa non più a carico delle AUSL

Grazie alle inchieste dell’Uaar, nello scorso mese di gennaio
nella nostra regione è venuto a galla lo scandalo degli stipendi
dei “preti in corsia” a carico delle AUSL: ogni anno le
convenzioni stipulate dalle AUSL con le Curie pesano per oltre 2,2
milioni di euro sulle casse del Servizio Sanitario Regionale.
Milioni di euro che sarebbero molto utili a un sistema sanitario
sempre più in difficoltà.

Si adopererà affinché l’assistenza religiosa non sia più a carico
delle AUSL?

3) Tutelare la salute e l’autodeterminazione delle donne

L’obiezione di coscienza in materia di interruzione volontaria di
gravidanza doveva essere una temporanea tutela per chi aveva
intrapreso la carriera di medico ginecologo prima della
legalizzazione dell’aborto. A 36 anni di distanza l’obiezione
selvaggia lede la salute e l’autodeterminazione delle donne.

Si impegnerà per garantire interventi informativi sulla
contraccezione nelle scuole, accesso senza ostacoli alla
contraccezione post-coitale (pillola del giorno dopo) e all’aborto
farmacologico (RU-486), e per avere almeno il 50% di ginecologi
non obiettori nei nostri ospedali?

4)  Fine dei finanziamenti pubblici dell’edilizia di culto

La Regione Emilia Romagna, con Delibera di Consiglio 849/1998,
fissò al 7% la quota indicativa di oneri di urbanizzazione
secondaria da destinare all’edilizia di culto.

Le amministrazioni comunali, per disinformazione o per
clericalismo, ritengono erroneamente che sia un balzello dovuto
per legge, quando invece la stessa delibera regionale prevede che
i comuni possano variare le percentuali indicate.

Si impegna modificare la normativa regionale eliminando l’edilizia
di culto dalle destinazioni degli oneri di urbanizzazione
secondaria?

Le risposte sono nell’allegato-

Risposte allo UAAR Luca Balbi

Pubblicato in Incontri del circolo | Lascia un commento