8 per mille: ripartizioni statali

Il cosiddetto 8 per mille indica la quota dell’Ire (Imposta sul reddito) che, annualmente, lo Stato ripartisce tra i diversi soggetti aventi diritto. La legge istituitiva (del 1985) definiva che la quota dell’8 per mille

è destinata, in parte, a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale e, in parte, a scopi di carattere religioso a diretta gestione della Chiesa cattolica.

(successivamente si sono aggiunte le confessioni aventi stipulato un’intesa con lo Stato).

Solo il 35% circa dei contribuenti appone la propria firma ma la stessa legge prevede che:

In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse.

Lo Stato, che notoriamente non fa pubblicità affinché i cittadini scelgano questa opzione, secondo il regolamento emanato nel 1998 definisce che

Sono ammessi alla ripartizione della quota dell’otto per mille a diretta gestione statale gli interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali.

Recentemente, dopo un paio di leggi (legge 291/04 e Finanziaria 2007), i fondi destinati allo Stato verranno ridotti di 85 milioni di euro – ogni anno -, lasciando così milioni di euro disponibili.

Scorrendo l’elenco dei beneficiari per il 2007, risulta che lo Stato finanzia piuttosto consistentemente … confessioni religiose. Chiaramente, la parte del leone è della Chiesa cattolica, con finanziamenti a Diocesi, Parrocchie e perfino un Ordine religioso. Non mancano però anche l’Unione cristiana evangelica battista e la comunità ebraica di Torino. Un bel paradosso: lo Stato, dopo avere stabilito con il meccanismo dell’otto per mille le quote per le confessioni religiose, utilizza parte della propria quota per continuare a finanziarne alcune. Per rimanere al regolamento del 1998, occasioni per finanziare beni culturali di proprietà dello Stato, non mancherebbero certamente.

Anche per Ravenna, un dato interessante. Il DCPM del 30 gennaio 2006 ha assegnato all’

Associazione volontariato San Rocco ONLUS: per programma di sostegno a persone indigenti, la cifra di 50.000 euro.

 

 

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