Oneri di urbanizzazione

Gli oneri di urbanizzazione si dividono in primari (al servizio degli insediamenti) e secondari (al servizio della collettività). Una delibera del Consiglio regionale della Regione Emilia-Romagna, la 849/1998 (ma una situazione simile è presente in tutta l’Italia) prevede che il 7 per cento degli oneri di urbanizzazione secondaria incassati dai Comuni, siano destinati alle chiese e gli altri edifici per servizi religiosi. In particolare, si stabilisce che:

il Comune, d’intesa con gli enti religiosi istituzionalmente competenti, destina la quota percentuale indicata [7%] per chiese ed altri edifici per servizi religiosi, in primo luogo all’acquisizione di aree previste dagli strumenti urbanistici vigenti per chiese ed altri edifici per servizi religiosi, da cedere gratuitamente in proprietà all’ente religioso, ovvero al rimborso delle spese documentate per l’acquisizione di dette aree, ed inoltre ad interventi per la costruzione o il ripristino di attrezzature religiose, con particolare riferimento ai valori monumentali e storici.  Si intende per attrezzature religiose gli edifici per il culto e le opere parrocchiali, gli istituti religiosi educativi ed assistenziali per bambini e anziani, le attrezzature per attività culturali,  ricreative e sportive.

Il Comune di Ravenna, lo scorso mese di dicembre, per l’anno 2006, ha liquidato 327.103,00 euro all’Archidiocesi di Ravenna-Cervia e 13.248,87 all’Associazione Testimoni di Geova di Ravenna Maggiore. Totale: 340.351,87 euro.

Nessuno di noi vuole impedire la costruzione di nuove chiese ed altri edifici per servizi religiosi: vorremmo solo che i fedeli pagassero di tasca propria gli edifici che riservano alla loro comunità, così come fanno le associazioni politiche, culturali, sindacali, filosofiche. Le risorse del Comune, della collettività, devono servire a finanziare strutture e servizi di cui tutti possono usufruire.

Quante strutture pubbliche (asili nido, scuole materne, consultori, case di riposo per anziani, luoghi di incontro, centri sociali e sportivi) non saranno mai costruiti perché quei fondi hanno preso la strada del finanziamento degli enti religiosi?

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