Omofobia e Insegnamento della Religione Cattolica

Il recente caso che ha visto coinvolte una studentessa lesbica ed una insegnante di religione, di una scuola della Provincia di Ravenna rappresenta una buona occasione per fare il punto sull’IRC, l’Insegnamento della Religione Cattolica.

L’Insegnamento della Religione Cattolica è un prodotto del Concordato stipulato tra la Repubblica italiana e la Santa Sede, nel 1984. L’insegnamento è presente in tutte le scuole statali, dall’infanzia (3 anni) alle superiori. In Italia, secondo il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nell’anno scolastico 2009-10 erano in servizio 26.326 insegnanti di religione (54 in Provincia di Ravenna) a carico dello Stato, per un costo annuale stimato in circa 800 milioni di euro. Questi insegnanti per potere svolgere la loro funzione devono preventivamente essere riconosciuti idonei dall’autorità ecclesiastica. La legge 18 luglio 2003, n. 186, ha inoltre stabilito l’assunzione a tempo indeterminato del 70 per cento dei posti d’insegnamento complessivamente funzionanti (Nell’anno scolastico 2009-10, gli assunti in ruolo erano così 13.880).

Chi insegna religione cattolica nelle scuole segue determinate indicazioni didattiche. La ragazza in questione ha così verificato che nelle scuole secondarie superiori, gli insegnanti di religione devono adoperarsi affinché lo studente conosca gli orientamenti della Chiesa sull’etica personale e sociale, sulla bioetica, sull’etica sessuale oppure che conosca origine e natura della Chiesa, scopra le forme della sua presenza nel mondo (annuncio, sacramenti, carità) come segno e strumento di salvezza

Non è una supposizione dell’UAAR. È più realisticamente un esempio di quanto prevedono le Indicazioni sperimentali per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione , come il Ministro Gelmini ha comunicato ai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali, nell’agosto 2010.

Chi non desidera frequentare un’ora che per noi è semplicemente di catechismo cattolico, può utilizzare altrimenti questo tempo scuola. L’UAAR è disponibile nel dare assistenza ai genitori ed agli studenti che intendono avvalersi dell’ora alternativa, dello studio individuale o assistito, in particolare quando questo diritto sia loro negato.

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