RESOCONTO RIUNIONE DELL’ 8/6/2016

Gentile amica/o, di seguito il report della riunione di circolo dell’ 8/6/2016:

Inizio ore 21,00                  Presenti 7 soci: Giovanna, Tamara, Valeria, Tamp, Ted, Franco e Claudio
Presidente dell’Assemblea: Claudio Pagnani
Verbalizzante:  Giovanna Montanari

1)  Laik Aid.  Si conferma la mostra di opere d’arte a sostegno delle nostre attività, che si farà a Lugo dal 11/6/2016 al 19/6/2016.
Pertanto sabato 11/6/2016 alle ore 18,00 in via Foro Boario 75 a Lugo, ci sarà l’inaugurazione, cui tutt*  coloro che vorranno, sono invitati a partecipare.
L’ingresso è gratuito , aperto a tutti e  al termine sarà offerto un buffet.
Informiamo inoltre che nell’ambito di questa mostra, venerdì 17/6/2016 alle ore 20,45 ci sarà una conversazione informale sulla libertà di espressione, cui parteciperanno fra gli altri Roberto Brunelli, collezionista, critico e scrittore e Xante Battaglia, artista e docente presso l’Accademia di Brera. Ovviamente sempre ingresso gratuito.  (v. all.locandina )

2) Pride 2016. Si conferma la nostra adesione e partecipazione al PRIDE 2016 che si farà a Bologna sabato 25/6/2016. Il luogo di ritrovo è presso il Parco del Cavaticcio in via Don Minzoni 18 dalle ore 15,00.
Questo il link:   http://www.bolognapride.it/evento/pride-libera-tutt-il-corteo-per-le-strade-di-bologna/

La riunione termina alle ore 23,15 e ci si aggiorna a settembre, augurando a tutt* una buona estate.

Il Presidente:  Claudio Pagnani
La Verbalizzante: Giovanna Montanari

Mail: ravenna@uaar.it
Web: http://ravenna.uaar.it
FB: www.facebook.com/groups/107033765983683/
Mostra Opere d’Arte: www.Laik-Aid.it
LAIK AID 2016-laikaid

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RIUNIONE CIRCOLO DEL 8/6/2016

 

Gentile amica/o, comunico la riunione mensile del nostro circolo presso l’Arci di via G. Rasponi 5 a Ravenna , alle ore 21,00  di mercoledì 8/06/2016 con il seguente O.d.G.

1) Partecipazione al PRIDE 2016 di Bologna.
2) Aggiornamenti per il  Laik-Aid a Lugo
3) Pranzo e/o cena per i  saluti prima della pausa estiva
4) Varie

Cordiali saluti.
Claudio Pagnani

Mail: ravenna@uaar.it
Web: http://ravenna.uaar.it
FB: www.facebook.com/groups/107033765983683/
Mostra Opere D’Arte: www.Laik-Aid.it

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AUMENTANO LE RICHIESTE DI SBATTEZZO

Di seguito l’intervista rilasciata all’ADN Kronos da parte di Adele Orioli in merito all’andamento delle richieste di sbattezzo.

 

E’ boom di sbattezzati. Non si ferma la tendenza a chiedere lo sbattezzo anzi, stando ai dati forniti dall’Uaar (Unione degli atei e agnostici razionalisti) sono in costante aumento quanti si rivolgono al sacerdote della parrocchia presso la quale si sono battezzati per dare l’addio alla Chiesa. “Le statistiche parlano chiaro – afferma all’Adnkronos Adele Orioli, portavoce dell’Uaar – e, in base ai moduli che continuano ad arrivare, non è un azzardo parlare di vero e proprio record di richieste di ‘sbattezzo’. Si registrano picchi in corrispondenza di determinati scandali: ad esempio con la vicenda di Eluana Englaro furono davvero in tanti a dare l’addio alla Chiesa cattolica”. Colpa della “secolarizzazione galoppante”, denuncia il teologo Paolo Ricca.

Un trend “in costante crescita”, per dirla con l’Unione che raggruppa atei e agnostici che consente anche di fare un identikit di chi dà l’addio alla Chiesa. “Si registra una disaffezione soprattutto tra le giovani generazioni – sottolinea Orioli – il che è soprattutto indice di una presa di distanza da imposizioni che avvengono in un’età inconsapevole”.

I moduli per fare la richiesta di sbattezzo al parroco sono scaricabili dal sito dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti e sul sito sbattezzati.it nel quale c’è una mappa che dà l’idea della disaffezione che si registra. La Lombardia in questi anni ha registrato 515 richieste di sbattezzo; 370 nel Lazio, in Calabria ce ne sono state 88; duecento in Campania. Sono arrivate anche undici richieste di battezzo da persone che erano state battezzate all’interno dello Stato vaticano.

“I singoli avvenimenti, penso ad esempio a Vatileaks o agli scandali legati alla pedofilia – osserva la portavoce dello Uaar – hanno contribuito a determinare dei picchi ma il trend che denota la disaffezione alla Chiesa è dato anche da una voglia di recuperare un’identità senza imposizioni. Ecco che dagli esordi con 10-15 mila richieste di sbattezzo si è arrivati oggi a sfiorare la soglia dei 50 mila”. Colpa della “galoppante secolarizzazione”, afferma Paolo Ricca, teologo già docente di Storia della Chiesa alla Facoltà valdese di teologia, autore di tantissime pubblicazione tra cui ‘Dal battesimo allo ‘sbattezzo’: la storia tormentata del battesimo cristiano’.

Il teologo Ricca analizza il fenomeno dello ‘sbattezzo’ con la grande popolarità di papa Francesco. Un controsenso? “La tendenza allo ‘sbattezzo’ e la popolarità del Papa sono fenomeni paralleli anche se non collegati – osserva – Chi si sbattezza esprime una volontà di autonomia che può anche allinearsi con una stima nei confronti del Papa. Il fatto è che la tendenza si spiega con la secolarizzazione delle coscienze per cui se da un lato una decisione tanto importante sull’orientamento religioso può disturbare, dall’altro c’è da denunciare un deficit di informazione sul battesimo. Lo si interpreta come una sorta di ‘arruolamento’ nella Chiesa e allora si dice ‘prendo le distanze'”.

Il teologo auspica un arresto della tendenza, ma ci sarà molto da lavorare. “L’Europa deve tornare a riscoprire le sue radici cristiane. Il Cristianesimo ha avuto un ruolo decisivo. Tutto ciò è nulla? Il rapporto tra Europa e Cristianesimo andrebbe rifondato sulle basi di un cristianesimo integrato nei sistemi di potere. Così si potrebbe riconquistare la sua funzione dall’essere ‘cappellano del potere'”.

Il IX Rapporto sulla secolarizzazione in Italia, curato dalla Fondazione Critica Liberale e dalla Cgil-Nuovi Diritti, aveva evidenziato, accanto al crollo di vocazioni, anche una riduzione del numero di battesimi. Il dossier era basato sugli ultimi dati completi del 2011 ed elaborato incrociando le statistiche di Istat, Cei, Miur, e dell’Annuario Statistico della Chiesa Cattolica.

Ebbene, in base ai dati della Fondazione Critica Liberale e Cgil, sono diminuiti anche i battesimi: passati dagli oltre 515mila del 1991 ai 420.553 del 2011. In base ai dati è sceso anche il numero di prime comunioni e cresime

 

 

http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/05/25/boom-sbattezzati-mila-hanno-gia-detto-addio-alla-chiesa_4VblaiJaeafu4IkzWe2vrL.html?refresh_ce

 

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TRE DOMANDE LAICHE AI CANDIDADTI SINDACO DEL COMUNE DI RAVENNA 2016/2021

Ho posto tre domande laiche ai candidati Sindaco del Comune di Ravenna per le amministrative 2016/2021. Per ora solo due hanno risposto: Massimo Alberghini (Lega Nord- FI- FdI- Lista Per Ravenna di Ancisi).

Ecco le domande:
1) Oneri di Urbanizzazione Secondaria (UO2) –
Una recente presa di posizione della Regione Emilia Romagna, ha stabilito che non c’è nessuna obbligatorietà da parte dei Comuni di destinare una quota del 7% a favore della costruzione, manutenzione e ristrutturazione di edifici di culto. (eccezione fatta per la manutenzione e ristrutturazione di edifici di particolare rilevo storico-artistico-culturale).
http://territorio.regione.emilia-romagna.it/…/parere-prot-p…
Cosa pensa di fare la sua Lista ?

2) Assistenza religiosa a pagamento negli Ospedali.
Una convenzione di durata quinquennale (2011-2016) fra Ausl della nostra Provincia e Diocesi territorialmente competenti ,prevede che l’assistenza ai degenti e loro famigliari da parte dei sacerdoti, sia garantita ma con un costo a carico della collettività. I quattro presidi ospedalieri della Provincia (Ravenna-Cervia, Lugo e Faenza) hanno un costo annuo di 136.000 euro, pari a 680.000 euro per i cinque anni. Tutto questo è previsto da una Legge regionale , la n.12 del 10/4/1989, tuttavia il Comune può avere voce in capitolo, facendo parte del Comitato di Gestione.
file:///C:/Users/xxx/Documents/Assistenza%20Religiosa%20ospedali/Assist.Relig.%2010%20aprile%201989%20n.%2012%20E.R..htm
https://www.dropbox.com/…/Convenzioni%2…/AUSL%20Ravenna.pdf…
Alla luce di quanto sopra, chiediamo se sia disponibile a sospendere questi pagamenti che francamente trovo inopportuni. Dov’è la tanto conclamata carità cristiana, che per svolgere un compito facente parte del proprio ministero, chiede soldi in cambio?

3) Convenzioni FISM (Federazione italiana scuole materne)
Finanziamento alle scuole paritarie private , cosa pensa di fare ?

Qui le sue risposte. Si noti che non ha risposto alla domanda sull’assistenza religiosa a pagamento negli ospedali:

Buongiorno,
di seguito le risposte alle domande effettuate :

1)Ritenendo che in un quartiere o paese di qualsiasi Comune italiano la possibilità data ai cittadini di esercitare il credo religioso che professano, senza togliere niente a chi non ne professa alcuno, sia elemento necessario della convivenza civile e della caratterizzazione urbana, tale considerato dalla maggioranza della popolazione fino a prova contraria, ritengo – ferma restando la competenza del consiglio comunale a decidere in proposito – quanto segue:
che sia corretto e doveroso – conformemente al parere a cui la presente domanda rinvia, col link allegato, di cui riproduco il passo finale –riconoscere “la necessità della preventiva approvazione e pubblicazione di atti che predeterminino i criteri e le modalità di riparto dei contributi tra i soggetti esponenziali dei diversi orientamenti confessionali o filosofici presenti nell’ambito comunale, tenendo conto dell’effettiva rappresentatività di tali soggetti esponenziali, nell’ambito della popolazione comunale, in coerenza con i principi costituzionali sull’imparzialità dell’azione amministrativa e sulla libertà di religione”.

2)Il Comune di Ravenna può vantare una copertura pressoché totale delle domande di iscrizione alla scuola materna pubblica o convenzionata grazie ad una rete piuttosto diffusa di scuole private associate alla federazione nazionale FISM e convenzionate col Comune di Ravenna, in grado di offrire un servizio pubblico a tutti gli effetti e di pari qualità educativa. Un bambino che frequenta le scuole materne del Comune costa, a parità di servizio pubblico, oltre cinque volte di più di quanto non ne costi uno che frequenta le scuole convenzionate. In altri Comuni anche della provincia, questo rapporto di costi è meno squilibrato. Se dovesse accogliere centinaia di bambini in più per il venir meno di queste scuole private, che peraltro coprono molte frazioni di campagna prive di scuola pubblica, il bilancio del Comune ne avrebbe un sovraccarico enorme, che non potrebbe sopportare.

Pubblico inoltre le risposte di Raffaella Sutter (Ravenna in Comune) che è una lista civica di sisnistra, sostenuta da Rif.Comunista, SEL. PSI, Verdi, Possibile di Civati.

 

Ecco le risposte

Oneri di urbanizzazione secondaria
La Regione Emilia Romagna ha ritenuto non più applicabili le disposizioni che prevedono che il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria siano destinati alle chiese ed altri edifici per attività religiosa, quindi non verseremo tali oneri, reinvestendoli sul patrimonio pubblico con priorità per quello scolastico.

Assistenza religiosa a pagamento negli Ospedali
Nell’ambito della competenza di indirizzo politico che spetta al Comune, porremo all’AUSL il tema della revisione della convenzione tra AUSL e Diocesi per la prestazione dell’assistenza religiosa in ospedale che non riteniamo debba gravare sulla spesa pubblica.

Convenzioni FISM
Rivedremo l’attuale sistema di convenzione con le scuole dell’infanzia FISM che già usufruiscono, come paritarie,di contributi statali e regionali, con l’obiettivo di reinvestire le risorse del Comune nel potenziamento delle scuole materne comunali per garantire a tutte le famiglie la possibilità di scegliere una scuola pubblica e laica. Consapevoli tuttavia che attualmente in parte del territorio comunale sono presenti solo scuole FISM, modificheremo la convenzione , collaborando per garantire la qualità pedagogica e l’integrazione nel sistema dei servizi come previsto dalla normativa regionale e dagli accordi Anci-Fism, non intervenendo invece per quanto riguarda le risorse comunali con finanziamenti a pioggia, ma con buoni scuola per singolo bambino frequentante, da erogarsi in base alla situazione reddituale ISEE della famiglia.

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TRE DOMANDE LAICHE

Nel corso di questa tornata elettorale per le Amministrative nel Comune di Ravenna, ho posto tre domande sulla laicità alle candidate e ai candidati Sindaco della nostra città.

Queste le domande:

  1. Oneri di Urbanizzazione Secondaria (UO2) –

Una recente presa di posizione della Regione Emilia Romagna, ha stabilito che non c’è nessuna obbligatorietà da parte dei Comuni di destinare una quota del 7% a favore della costruzione, manutenzione e ristrutturazione di edifici di culto. (eccezione fatta per la manutenzione e ristrutturazione di edifici di particolare rilevo storico-artistico-culturale).

http://territorio.regione.emilia-romagna.it/codice-territorio/ultimi-aggiornamenti/parere-prot-pg-2015-862614-del-4-dicembre-2015

Cosa pensa di fare la sua Lista ?

  1. Assistenza religiosa a pagamento negli Ospedali.

Una convenzione di durata quinquennale (2011-2016) fra Ausl della nostra Provincia e Diocesi territorialmente competenti ,prevede che l’assistenza ai degenti e  loro famigliari da parte dei sacerdoti, sia garantita ma con un costo a carico della collettività. I quattro presidi ospedalieri della Provincia (Ravenna-Cervia, Lugo e Faenza) hanno un costo annuo di 136.000 euro, pari a 680.000 euro per i cinque anni.  Tutto questo è previsto da una Legge regionale , la n.12 del 10/4/1989, tuttavia il Comune può avere voce in capitolo, facendo parte del Comitato di Gestione.

file:///C:/Users/xxx/Documents/Assistenza%20Religiosa%20ospedali/Assist.Relig.%2010%20aprile%201989%20n.%2012%20E.R..htm

https://www.dropbox.com/sh/trarla2g08ruj6g/AAB57XP1VQSCX-MXVOGnrzaPa/Convenzioni%20di%20AVR/AUSL%20Ravenna.pdf?dl=0

Alla luce di quanto sopra, chiediamo se sia disponibile a sospendere questi pagamenti che francamente trovo inopportuni. Dov’è la tanto  conclamata carità cristiana, che per svolgere un compito facente parte del proprio ministero, chiede soldi in cambio?

  1. Convenzioni FISM (Federazione italiana scuole materne)

Questa convenzione , valutata nella seduta comunale del 15/7/2015 fra scuole dell’infanzia (2012-2016) e delle sezioni “Primavera” aggregate alle scuole dell’infanzia (2012-2016)

Nella seduta di cui sopra, ma che purtroppo non si trova più negli archivi dell’Amministrazione comunale, le Commissioni 1 e 7 si sono occupate di verificare l’andamento economico-finanziario, come previsto per Legge. Ebbene le erogazioni di soldi pubblici a favore delle paritarie private sono notevolmente superiori a quelli erogati alle scuole “comunali”.

Alcuni esempi: Per l’anno scolastico 2013-2014 l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) ha assegnato un contributo di 6500 euro scuola e 7900 euro per sezione. Inoltre la Regione E.Romagna per l’anno 2013, ha stanziato per sezione comunale e statale 330,25 euro per sez.Primavera , mentre ne ha dati 1982,58 per le paritarie private.

Il Comune di Ravenna per l’a.s. 2014-2015 ha stanziato 14.475,67 euro per sez.FISM. Quindi una sez. FISM ha a disposizione questi fondi pubblici: USR (Fondi MIUR e Regione E.R.) 7.900 euro; dalla Regione :1982,58 euro; dal Comune 14.475,67 euro per un totale di 24.358,25 euro, cui occorre aggiungere 6.500 euro per scuola di derivazione USR. Sommando a questi anche la quota parte per scuola, si può arrivare, approssimando, a 26.679,68 euro per sezione.

Una sezione comunale ha invece a disposizione questi contributi: dall’USR (fondi MIUR e Regione E.R.) 7.900 euro; dalla Regione 330,25 euro; quindi il totale è di 8.239,25 euro. Il rapporto sezioni/scuole comunali è di 3,5 ed è evidente perché mediamente le scuole comunali dispongono di più sezioni delle FISM. Quindi anche approssimando si può aggiungere alla cifra di cui sopra una quota parte di 1.817,14 euro arrivando così ad un contributo pubblico di 10.098,15 euro per sezione comunale.

Fin qui i contributi pubblici, ma un’impresa privata, in questo caso una scuola, deve portare i conti in pareggio. Ci sono le rette mensili pagate dalle famiglie. Queste vanno-considerati i pasti- da un minimo complessivo di 170 euro (Santerno) a 368 euro per la S.Vincenzo de’Paoli (Ravenna centro), ma più mediamente sui 200 euro. Ponendo una media di 26 bambini, ogni sezione può contare su 52.000 euro/anno.

Una cifra considerevole in rapporto alle scuole comunali (pubbliche) ! Non vado oltre e mi auguro che lei possa/voglia  visionare gli atti scritti (spero che questi ci siano ancora) relativi alla seduta del 15/7/2015 tramite qualche Consigliere Comunale di sua conoscenza.

La mia richiesta anche in questo caso è: la sua Lista è disponibile a cessare i finanziamenti di pertinenza comunale alle scuole paritarie private? In subordine è disponibile a non distribuire a pioggia denaro pubblico e destinarlo prioritariamente alle scuole comunali e statali? Se non si inverte questa tendenza, non ci sarà mai la possibilità di costruire scuole pubbliche anche in quelle aree finora mancanti o carenti.

Ecco le risposte del candidato per Lega Nord- Lista per Ravenna- FI e FdI: Massimo Alberghini. Da notare che non ha risposto sull’Assistenza religiosa a pagamento negli ospedali pubblici:

Buongiorno,

di seguito le risposte alle domande effettuate :

 

1)Ritenendo che in un quartiere o paese di qualsiasi Comune italiano la possibilità data ai cittadini di esercitare il credo religioso che professano, senza togliere niente a chi non ne professa alcuno, sia elemento necessario della convivenza civile e della caratterizzazione urbana, tale considerato dalla maggioranza della popolazione fino a prova contraria, ritengo – ferma restando la competenza del consiglio comunale a decidere in proposito – quanto segue:
che sia corretto e doveroso – conformemente al parere a cui la presente domanda rinvia, col link allegato, di cui riproduco il passo finale –riconoscere “la necessità della preventiva approvazione e pubblicazione di atti che predeterminino i criteri e le modalità di riparto dei contributi tra i soggetti esponenziali dei diversi orientamenti confessionali o filosofici presenti nell’ambito comunale, tenendo conto dell’effettiva rappresentatività di tali soggetti esponenziali, nell’ambito della popolazione comunale, in coerenza con i principi costituzionali sull’imparzialità dell’azione amministrativa e sulla libertà di religione”.

 

2)Il Comune di Ravenna può vantare una copertura pressoché totale delle domande di iscrizione alla scuola materna pubblica o convenzionata grazie ad una rete piuttosto diffusa di scuole private associate alla federazione nazionale FISM e convenzionate col Comune di Ravenna, in grado di offrire un servizio pubblico a tutti gli effetti e di pari qualità educativa. Un bambino che frequenta le scuole materne del Comune costa, a parità di servizio pubblico, oltre cinque volte di più di quanto non ne costi uno che frequenta le scuole convenzionate. In altri Comuni anche della provincia, questo rapporto di costi è meno squilibrato. Se dovesse accogliere centinaia di bambini in più per il venir meno di queste scuole private, che peraltro coprono molte frazioni di campagna prive di scuola pubblica, il bilancio del Comune ne avrebbe un sovraccarico enorme, che non potrebbe sopportare.

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TRE DOMANDE LAICHE

Nel corso di questa tornata elettorale per le Amministrative nel Comune di Ravenna, ho posto tre domande sulla laicità alle candidate e ai candidati Sindaco della nostra città.

Queste le domande:

  1. Oneri di Urbanizzazione Secondaria (UO2) –

Una recente presa di posizione della Regione Emilia Romagna, ha stabilito che non c’è nessuna obbligatorietà da parte dei Comuni di destinare una quota del 7% a favore della costruzione, manutenzione e ristrutturazione di edifici di culto. (eccezione fatta per la manutenzione e ristrutturazione di edifici di particolare rilevo storico-artistico-culturale).

http://territorio.regione.emilia-romagna.it/codice-territorio/ultimi-aggiornamenti/parere-prot-pg-2015-862614-del-4-dicembre-2015

Cosa pensa di fare la sua Lista ?

 

  1. Assistenza religiosa a pagamento negli Ospedali.

Una convenzione di durata quinquennale (2011-2016) fra Ausl della nostra Provincia e Diocesi territorialmente competenti ,prevede che l’assistenza ai degenti e  loro famigliari da parte dei sacerdoti, sia garantita ma con un costo a carico della collettività. I quattro presidi ospedalieri della Provincia (Ravenna-Cervia, Lugo e Faenza) hanno un costo annuo di 136.000 euro, pari a 680.000 euro per i cinque anni.  Tutto questo è previsto da una Legge regionale , la n.12 del 10/4/1989, tuttavia il Comune può avere voce in capitolo, facendo parte del Comitato di Gestione.

file:///C:/Users/xxx/Documents/Assistenza%20Religiosa%20ospedali/Assist.Relig.%2010%20aprile%201989%20n.%2012%20E.R..htm

https://www.dropbox.com/sh/trarla2g08ruj6g/AAB57XP1VQSCX-MXVOGnrzaPa/Convenzioni%20di%20AVR/AUSL%20Ravenna.pdf?dl=0

Alla luce di quanto sopra, chiediamo se sia disponibile a sospendere questi pagamenti che francamente trovo inopportuni. Dov’è la tanto  conclamata carità cristiana, che per svolgere un compito facente parte del proprio ministero, chiede soldi in cambio?

 

 

  1. Convenzioni FISM (Federazione italiana scuole materne)

Questa convenzione , valutata nella seduta comunale del 15/7/2015 fra scuole dell’infanzia (2012-2016) e delle sezioni “Primavera” aggregate alle scuole dell’infanzia (2012-2016)

Nella seduta di cui sopra, ma che purtroppo non si trova più negli archivi dell’Amministrazione comunale, le Commissioni 1 e 7 si sono occupate di verificare l’andamento economico-finanziario, come previsto per Legge. Ebbene le erogazioni di soldi pubblici a favore delle paritarie private sono notevolmente superiori a quelli erogati alle scuole “comunali”.

Alcuni esempi: Per l’anno scolastico 2013-2014 l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) ha assegnato un contributo di 6500 euro scuola e 7900 euro per sezione. Inoltre la Regione E.Romagna per l’anno 2013, ha stanziato per sezione comunale e statale 330,25 euro per sez.Primavera , mentre ne ha dati 1982,58 per le paritarie private.

Il Comune di Ravenna per l’a.s. 2014-2015 ha stanziato 14.475,67 euro per sez.FISM. Quindi una sez. FISM ha a disposizione questi fondi pubblici: USR (Fondi MIUR e Regione E.R.) 7.900 euro; dalla Regione :1982,58 euro; dal Comune 14.475,67 euro per un totale di 24.358,25 euro, cui occorre aggiungere 6.500 euro per scuola di derivazione USR. Sommando a questi anche la quota parte per scuola, si può arrivare, approssimando, a 26.679,68 euro per sezione.

Una sezione comunale ha invece a disposizione questi contributi: dall’USR (fondi MIUR e Regione E.R.) 7.900 euro; dalla Regione 330,25 euro; quindi il totale è di 8.239,25 euro. Il rapporto sezioni/scuole comunali è di 3,5 ed è evidente perché mediamente le scuole comunali dispongono di più sezioni delle FISM. Quindi anche approssimando si può aggiungere alla cifra di cui sopra una quota parte di 1.817,14 euro arrivando così ad un contributo pubblico di 10.098,15 euro per sezione comunale.

Fin qui i contributi pubblici, ma un’impresa privata, in questo caso una scuola, deve portare i conti in pareggio. Ci sono le rette mensili pagate dalle famiglie. Queste vanno-considerati i pasti- da un minimo complessivo di 170 euro (Santerno) a 368 euro per la S.Vincenzo de’Paoli (Ravenna centro), ma più mediamente sui 200 euro. Ponendo una media di 26 bambini, ogni sezione può contare su 52.000 euro/anno.

Una cifra considerevole in rapporto alle scuole comunali (pubbliche) ! Non vado oltre e mi auguro che lei possa/voglia  visionare gli atti scritti (spero che questi ci siano ancora) relativi alla seduta del 15/7/2015 tramite qualche Consigliere Comunale di sua conoscenza.

La mia richiesta anche in questo caso è: la sua Lista è disponibile a cessare i finanziamenti di pertinenza comunale alle scuole paritarie private? In subordine è disponibile a non distribuire a pioggia denaro pubblico e destinarlo prioritariamente alle scuole comunali e statali? Se non si inverte questa tendenza, non ci sarà mai la possibilità di costruire scuole pubbliche anche in quelle aree finora mancanti o carenti.

Qui le risposte della candidata Sindaca Raffaella Sutter della lista “Ravenna in Comune”:

Oneri di urbanizzazione secondaria

La Regione  Emilia Romagna ha ritenuto non più applicabili le disposizioni che prevedono che il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria siano destinati alle chiese  ed altri edifici per attività religiosa, quindi non  verseremo  tali oneri, reinvestendoli  sul patrimonio pubblico con priorità per quello scolastico.

 

Assistenza religiosa a pagamento negli Ospedali

Nell’ambito della competenza di indirizzo politico che spetta al Comune, porremo all’AUSL  il tema della revisione della convenzione tra AUSL e Diocesi per la prestazione dell’assistenza religiosa in ospedale che non riteniamo  debba  gravare sulla spesa pubblica.

 

Convenzioni FISM

Rivedremo l’attuale sistema di convenzione  con le scuole dell’infanzia FISM che già usufruiscono, come paritarie,di contributi statali e regionali, con l’obiettivo di reinvestire le risorse  del Comune  nel potenziamento delle scuole materne comunali per  garantire a tutte le famiglie la possibilità di scegliere una scuola pubblica e laica.  Consapevoli  tuttavia che attualmente  in parte del territorio comunale sono presenti  solo scuole FISM, modificheremo la convenzione , collaborando  per garantire la qualità pedagogica e l’integrazione nel sistema dei servizi  come previsto dalla normativa regionale e dagli accordi Anci-Fism,  non intervenendo invece per quanto riguarda le risorse comunali con finanziamenti a pioggia, ma con buoni scuola per singolo bambino frequentante, da erogarsi  in base alla situazione reddituale ISEE della famiglia.

 

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RIUNIONE CIRCOLO DEL 11/05/2016

Gentile amica/o, comunico che mercoledì 11/05/2016 ci sarà la nostra riunione mensile alle ore 21,00 presso l’Arci di Ravenna in via G.Rasponi 5 con il seguente O.d.G.

1) Pride 2016 a Bologna
2) Banchetti informativi
3) Raccolta materiale per il decennale del circolo Uaar di Ravenna nel 2017
4) Varie

Approfitto per ricordare che sabato 14/05/2016 ci sarà un nostro banchetto in Piazza Unità D’Italia (in centro a Ravenna) ,dalle ore 16,00 alle ore 18,00. Ovviamente in caso di pioggia, non si farà.

Claudio Pagnani
Uaar Prov.Ravenna

Mail: ravenna@uaar.it
Web: http://ravenna.uaar.it
FB: www.facebook.com/groups/107033765983683/
Mostra Opere D’Arte: www.Laik-Aid.it

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TRE DOMANDE DI LAICITA’

Nei giorni scorsi, ho inoltrato una mail a tutte le candidate e a tutti i candidati  Sindaco di Ravenna, ponendo tre domande circa la laicità nel nostro territorio:

Maurizio Bucci ” La Pigna”

Massimo Alberghini ” Lega Nord- Lista per Ravenna”

Michela Guerra ” Cambierà ”

Raffaella Sutter ” Ravenna in Comune”

Michele De Pascale “PD”

Gian Battista Neri  “Fiducia al Nuovo”

Nella sua  qualità di candidato Sindaco alle Amministrative di Ravenna vorrei porle tre domande in merito alla laicità dello Stato per conoscere la sua posizione.

  1. Oneri di Urbanizzazione Secondaria (UO2) –

Una recente presa di posizione della Regione Emilia Romagna, ha stabilito che non c’è nessuna obbligatorietà da parte dei Comuni di destinare una quota del 7% a favore della costruzione, manutenzione e ristrutturazione di edifici di culto. (eccezione fatta per la manutenzione e ristrutturazione di edifici di particolare rilevo storico-artistico-culturale).

http://territorio.regione.emilia-romagna.it/codice-territorio/ultimi-aggiornamenti/parere-prot-pg-2015-862614-del-4-dicembre-2015

Cosa pensa di fare la sua Lista ?

 

  1. Assistenza religiosa a pagamento negli Ospedali.

Una convenzione di durata quinquennale (2011-2016) fra Ausl della nostra Provincia e Diocesi territorialmente competenti ,prevede che l’assistenza ai degenti e  loro famigliari da parte dei sacerdoti, sia garantita ma con un costo a carico della collettività. I quattro presidi ospedalieri della Provincia (Ravenna-Cervia, Lugo e Faenza) hanno un costo annuo di 136.000 euro, pari a 680.000 euro per i cinque anni.  Tutto questo è previsto da una Legge regionale , la n.12 del 10/4/1989, tuttavia il Comune può avere voce in capitolo, facendo parte del Comitato di Gestione.

file:///C:/Users/xxx/Documents/Assistenza%20Religiosa%20ospedali/Assist.Relig.%2010%20aprile%201989%20n.%2012%20E.R..htm

https://www.dropbox.com/sh/trarla2g08ruj6g/AAB57XP1VQSCX-MXVOGnrzaPa/Convenzioni%20di%20AVR/AUSL%20Ravenna.pdf?dl=0

Alla luce di quanto sopra, chiediamo se sia disponibile a sospendere questi pagamenti che francamente trovo inopportuni. Dov’è la tanto  conclamata carità cristiana, che per svolgere un compito facente parte del proprio ministero, chiede soldi in cambio?

 

 

  1. Convenzioni FISM (Federazione italiana scuole materne)

Questa convenzione , valutata nella seduta comunale del 15/7/2015 fra scuole dell’infanzia (2012-2016) e delle sezioni “Primavera” aggregate alle scuole dell’infanzia (2012-2016)

Nella seduta di cui sopra, ma che purtroppo non si trova più negli archivi dell’Amministrazione comunale, le Commissioni 1 e 7 si sono occupate di verificare l’andamento economico-finanziario, come previsto per Legge. Ebbene le erogazioni di soldi pubblici a favore delle paritarie private sono notevolmente superiori a quelli erogati alle scuole “comunali”.

Alcuni esempi: Per l’anno scolastico 2013-2014 l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) ha assegnato un contributo di 6500 euro scuola e 7900 euro per sezione. Inoltre la Regione E.Romagna per l’anno 2013, ha stanziato per sezione comunale e statale 330,25 euro per sez.Primavera , mentre ne ha dati 1982,58 per le paritarie private.

Il Comune di Ravenna per l’a.s. 2014-2015 ha stanziato 14.475,67 euro per sez.FISM. Quindi una sez. FISM ha a disposizione questi fondi pubblici: USR (Fondi MIUR e Regione E.R.) 7.900 euro; dalla Regione :1982,58 euro; dal Comune 14.475,67 euro per un totale di 24.358,25 euro, cui occorre aggiungere 6.500 euro per scuola di derivazione USR. Sommando a questi anche la quota parte per scuola, si può arrivare, approssimando, a 26.679,68 euro per sezione.

Una sezione comunale ha invece a disposizione questi contributi: dall’USR (fondi MIUR e Regione E.R.) 7.900 euro; dalla Regione 330,25 euro; quindi il totale è di 8.239,25 euro. Il rapporto sezioni/scuole comunali è di 3,5 ed è evidente perché mediamente le scuole comunali dispongono di più sezioni delle FISM. Quindi anche approssimando si può aggiungere alla cifra di cui sopra una quota parte di 1.817,14 euro arrivando così ad un contributo pubblico di 10.098,15 euro per sezione comunale.

Fin qui i contributi pubblici, ma un’impresa privata, in questo caso una scuola, deve portare i conti in pareggio. Ci sono le rette mensili pagate dalle famiglie. Queste vanno-considerati i pasti- da un minimo complessivo di 170 euro (Santerno) a 368 euro per la S.Vincenzo de’Paoli (Ravenna centro), ma più mediamente sui 200 euro. Ponendo una media di 26 bambini, ogni sezione può contare su 52.000 euro/anno.

Una cifra considerevole in rapporto alle scuole comunali (pubbliche) ! Non vado oltre e lei volendo,potrà sicuramente visionare gli atti scritti (spero che questi ci siano ancora) relativi alla seduta del 15/7/2015.

La mia richiesta anche in questo caso è: la sua Lista è disponibile a cessare i finanziamenti di pertinenza comunale alle scuole paritarie private? In subordine è disponibile a non distribuire a pioggia denaro pubblico e destinarlo prioritariamente alle scuole comunali e statali? Se non si inverte questa tendenza, non ci sarà mai la possibilità di costruire scuole pubbliche anche in quelle aree finora mancanti o carenti.

In attesa di cortese riscontro, ringrazio e porgo distinti saluti.

Claudio Pagnani

Uaar Prov. Ravenna

 

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RIUNIONE DI CIRCOLO 13/04/2016 E BANCHETTO INFORMATIVO

Gentile amica/o, comunico che in data 13/04/2016 alle ore 20,45/21,00 presso l’Arci di via G. Rasponi 5 a Ravenna, ci sarà la nostra riunione mensile di circolo con il seguente O.d.G.

1)   Andamento Congresso UAAR 2016

2)  Campagne e iniziative (Occhio per mille-dichiarazione dei redditi)

3)  Varie

Colgo anche l’occasione per ricordare che sabato 16/04/2016 dalle ore 16,00 alle ore 18,30 saremo presenti con un bacnhetto informativo in Piazza Unità D’Italia, in centro a Ravenna, alle spalle delle Poste Centrali e raggiungibileda Via Gordini. Tale piazza è comunicante anche con Piazza del Popolo e per coloro che avessero l’auto, la possono parcheggiare in Largo Firenze o in via De Gasperi.

Claudio Pagnani

Mail: ravenna@uaar.it

Web: http://ravenna.uaar.it

FB: www.facebook.com/groups/107033765983683/

Mostra Opere d’Arte: www.Laik-Aid.it

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XI CONGRESSO UAAR 2016 A PARMA

Logo Uaar Ravenna giallo - CopiaIn allegato il Verbale ufficiale del Congresso Uaar 2016 a Parma.

Assemblea Circoli UAAR 2016.  Parma 26 marzo 2016 – Hotel link 124
Gli  argomenti  sono  presentati  nell’ordine  cronologico  in  cui  sono  stati  affrontati.  Il  dibattito  è  stato
riassunto e mondato da interventi ritenuti fuori tema, autoreferenziali o non rilevanti.
Gli argomenti non sono stati discussi in ordine numerico secondo l’ODG perché alcuni proponenti non
erano presenti il mattino e altri dovevano assentarsi nel pomeriggio.

Ordine del giorno
Possono prendere la parola i coordinatori di circolo (o loro delegati), i referenti, i coordinatori regionali e
i membri del comitato di coordinamento. Possono votare solo i coordinatori di circolo o loro delegati.
Sabato 26 marzo
11:00 – Accreditamento dei partecipanti
12:00 – Elezione del presidente dell’assemblea e del verbalizzante
12:10 – Selezione delle proposte formulate e organizzazione della scaletta 12:20 – Discussione di due dei
temi proposti
13:00 – Pausa per il pranzo
14:30 – Discussione dei restanti argomenti in scaletta
Argomenti proposti – possono essere aggiunti o variati a giudizio dell’assemblea:
•  Proposte per migliorare il funzionamento del data base soci Tesserateo
•  Tutela della privacy dei soci Uaar – modulo di trattamento dei dati personali
•  Convenzioni con le scuole per collaborazioni in merito ai progetti di alternanza scuola-lavoro
•  Uaar Giovani
•  Cerimonie Laiche
•  Posta certificata PEC
•  Coordinatori regionali: organizzazione delle elezioni
•  Ruolo del responsabile circoli
•  Manuale  di  funzionamento  Uaar.  Si  potrebbe  parlare  di  quale  autorità  ha,  chi  lo  ha  redatto,  quali
rapporti ha con lo Statuto
•  I  limiti  di  autonomia  dei  circoli,  ovvero  i  limiti  sono  nello  Statuto,  ma  chi  decide  se  un  circolo  è
rimasto nell’ambito dello statuto? lo decide il CC? o i probiviri? O altro
•  Adempimenti minimi dei circoli e misure in caso di inadempienza
•  Accesso in lettura dei coordinatori alla lista [ccuaar]
•  Quali  diritti  tutelano  i  soci  uaar  dipendenti  pubblici  nell’esercizio  del  loro  diritto  di  critica  nei
confronti delle amministrazioni da cui dipendono?
•  Risorse dai circoli per progetti nazionali
•  Inchieste  sul  territorio.  Come  e  perché  attività  a  costo  zero  che  qualificano  il  circolo  e  che  danno
visibilità sono spesso trascurate.
–  ora di religione
–  assistenti religiosi a carico delle Ausl
–  oneri di urbanizzazione
–  albi beneficiari della Regione

Inizio ore 11:50 L’assemblea elegge presidente Daniele Degiorgis e verbalizzante Manuel Bianco
Argomento 14 (presentato da Paolo Cortesi): Paolo Cortesi (coord. Forlì-Cesena) lavora per il comune
di Forlì. Il comune promuove iniziative contrarie alla laicità delle istituzioni pubbliche (e.g. benedizione
pasquale in orario lavorativo) e al contempo ha inviato una circolare interna dove impone ai dipendenti di
chiedere il permesso ai dirigenti comunali prima di criticare le iniziative dell’amministrazione. Cortesi
quindi  chiede  cosa  può  fare  come  socio  UAAR  e  come  è  meglio  muoversi  per  contrastare  queste
iniziative,  soprattutto  per  evitare  possibili  ripercussioni  sul  posto  di  lavoro.  Cortesi  sottolinea  anche  il
ruolo ipocrita dei sindacati, solidali a parole con lui ma inerti nei fatti.
Seguono interventi di commento.
Conclusione: Della questione se ne occuperà l’ufficio legale UAAR.
Nel pomeriggio commento tecnico di Adele Orioli che sulla questione dice che la circolare comunale non
è illegale e che effettivamente Cortesi è ricattabile
Argomento 3 (presentato da Francesca Marzadori): le scuole medie-superiori cercano attività da far
fare ai loro studenti nell’ambito di stage obbligatori (2 settimane per i licei, 4 settimane per gli istituti
tecnici). Sarebbe un ottima idea per l’UAAR approfittarne, anche perché non sono retribuiti.
Valeria Rosini propone di usare questa possibile forza lavoro per rispolverare una vecchia iniziativa del
circolo milanese dove si erano censite le scuole paritarie milanesi e si era indagato su quante tasse (ICI,
IMU) avrebbero potuto fruttare al comune. Con l’aiuto dei ragazzi si potrebbe estendere a tutta Italia
Conclusione: Francesca Marzadori fornirà la documentazione precisa in merito e si potranno discutere
iniziative
Argomento 6 Posta PEC (presentato da Cesare Bisleri): ci potremmo dotare di una PEC professionale
per  ogni  circolo.  Giorgio  Maone  propone  che  ogni  circolo  si  doti  con  Aruba  di  una  PEC  del  tipo:
circolo@pec.UAAR.it
Conclusione: la proposta è messa ai voti ed accettata dalla maggioranza
Argomento 7 (presentato da Liana Moca): c’è confusione sull’elezione e decadenza dei coordinatori
regionali. Andrebbe cercata una norma comune.
Segue vivace discussione con molteplici interventi, riguardanti anche l’utilità e il ruolo del coordinatore
regionale.
Viene  infine  decisa  una  tavola  rotonda  di  saggi  che  durante  la  pausa  pranzo  elaborerà  una  proposta
normante elezione e decadenza del ruolo di coordinatore regionale. La commissione è composta da: Liana
Moca, Cinzia Visciano, Eddy Rossi, Cesare Bisleri, Giorgio Maone, Nino Sisto, Carlo Chinaglia (special
guest)

12:52 fine lavori mattina e pausa pranzo

14:40 ripresa dell’assemblea
Argomento 7: proposta dei saggi
Ogni  anno,  dal  1°  al  10  di  Aprile  a  tutti  i  soci  della  regione  è  inviata  richiesta  di  candidatura  a
coordinatore regionale
30 Aprile termine ultimo per la candidatura
Tra il 1° e il 10 di Maggio il responsabile circoli manda ai coordinatori provinciali i nomi dei candidati
della regione
Entro  il  31  maggio  i  coordinatori  provinciali  della  regione  scelgono  il  coordinatore  regionale  e  lo
comunicano anche al responsabile circoli
Conclusione: la proposta è approvata a larga maggioranza (23 favorevoli 2 contrari)
Argomenti  1+2  (presentati  da  Michelangelo  Licata):  Licata  vorrebbe  in  primis  che  i  coordinatori
provinciali potessero modificare le informazioni degli iscritti nel database UAAR. Questo al fine di tenere
sempre aggiornati indirizzi e non perdere iscritti perché questi non ricevono più materiale dall UAAR.
In seconda istanza vorrebbe anche che fosse permesso ad un circolo scrivere anche ai circoli limitrofi (in
sostanza avere accesso ai dati degli iscritti a quei circoli)
Riguardo la prima questione Adele Orioli fa notare che il regolamento privacy dell’UAAR (a suo tempo
redatto da un esperto) è il minimo indispensabile ai termini di legge. Inoltre fornire troppo facilmente
informazioni rischia di mettere l’associazione in situazioni di spam e legali pericolose.
Conclusione: Riguardo il primo punto non cambia nulla, riguardo il secondo si può scrivere al nazionale
che a sua volta informerà gli iscritti potenzialmente interessati
Argomento 5 (presentato  da  Isabella Cazzoli): propone di creare una fondazione con un altro nome
rispetto  all’UAAR  per  la  gestione  delle  cerimonie  laiche.  La  ragione  è  che  crede  le  persone  abbiano
pregiudizi o idea errate rispetto alle cerimonie laiche, scindendo le due entità più persone si potrebbero
avvicinare.
Flaviana Rizzi esplicita i suoi dubbi sulla necessità di creare una fondazione e fa notare che oramai la
diffusione di celebranti laici è ampia nel territorio e quindi per essere competitiva l’Uaar dovrebbe fornire
questi servizi a titolo gratuito
Conclusione: non si arriva ad una delibera precisa
Argomenti  8-9-10  (presentati  da  Lina  Sturmann):  Lina  Sturmann  chiede  quali  siano  i  limiti  delle
funzioni del responsabile circoli, anche a seguito di non precisate esperienze negative con questa figura.
Segue  conversazione  confusa  e  poi  Lina  Sturmann  chiede  anche  lumi  a  riguardo  alla  coerenza  del
manuale di funzionamento con lo statuto.
Il segretario uscente Raffaele Carcano sottolinea che si tratta di un insieme di prassi utili redatte nel corso
del tempo per migliorare la vita e l’attività dei circoli.
Conclusione:  i  dubbi  sollevati  da  Lina  Sturmann  sono  stati  affrontati  ed  è  stata  data  risposta  tramite
discussioni, in particolare con Raffaele Carcano e Liana Moca.

Argomento 11 (presentato da Liana Moca): da due anni, un circolo non specificato non segue le regole
non inviando, o facendolo con forte ritardo, verbali o rendiconti finanziari. Il coordinatore di tale circolo
inoltre  tace agli iscritti  locali  dei  continui richiami da parte  del nazionale.  La  domanda  è cosa fare in
questi casi.
Segue discussione in cui il commissariamento sembra essere la soluzione più auspicata.
Conclusione: non si arriva ad una delibera precisa e si demanda il problema al prossimo CC.
Argomento 12 (presentato da Roberto Grendene): concettualmente simile all’argomento 3. Grendene
propone  di  utilizzare  collaborazioni  gratuite  (con  gli  studenti  universitari  ad  esempio)  per  studi  utili
all’associazione.  Porta  come  esempio  di  andare  ad  indagare  l’albo  dei  beneficiari  religiosi  dei
finanziamenti delle regioni o vedere quanto costano gli assistenti religiosi nelle corsie ospedaliere
Conclusione: non si arriva ad una delibera precisa
Argomento 13 (presentato  da  Raffaele Carcano): è ancora utile l’accesso in lettura dei coordinatori
alla lista [ccuaar]? La maggioranza della sala si mostra favorevole al mantenimento.
Solo Roberto Grendene interviene facendo notare che siccome gli argomenti dibattuti nella lista [ccuaar]
sono  dati  in  pre-visione  ai  soci,  l’accesso  in  lettura  ai  coordinatori  della  lista  [ccuaar]  non  è  più
necessario.
Gli interventi successivi comunque si esprimono per il mantenimento della lettura in copia.
Intervento di Giorgio Maone e mozione per semplificare la lettura della lista: nella [ccuaar] sottoscrivere
non l’indirizzo privato dei coordinatori ma quello del circolo
Conclusione: mozione (Maone) messa ai voti ed approvata a maggioranza
Argomento 4 (presentato da Mattia Nappi invitato a parlare da Liana Moca perché responsabile
del  gruppo  UAAR  giovani):  raduno  UAAR  giovani  il  28/29  maggio,  40  posti  disponibili  20  ancora
vacanti. L’iscrizione è aperta a tutti i soci sotto i 35 anni di età.
Cinzia Visciano chiede come comportarsi con un ragazzo minorenne che vorrebbe partecipare.
Segue animata discussione riguardo l’opportunità o meno di fare partecipare i minorenni all’iniziativa.
Liana Moca nel frattempo invia una mail a tutti i soci per informare su UAAR giovani
17:10: pausa e cambio di verbalizzante, Ilaria Brambilla subentra a Manuel Bianco
17:30: ripresa lavori

Si riprende continuando la discussione sul raduno Uaar giovani e si vota su due proposte per il week end
a Milano:
Inviare email a tutti i soci da parte da parte del responsabile circoli
esclusione dei minorenni

le proposte sono approvate

Sempre in ambito Uaar giovani si descrive l’attività della web radio Uaar Bari che produce e trasmette
due programmi:
“Gli svitati” programma satirico
“Alla faccia di Darwin” programma su personaggi pubblici
dal 2012 c’è stato un incremento di ascolto da 100 a 500 ascolti circa, è uno strumento su piattaforma
MIxcloud dove si possono ascoltare le puntate registrate
(https://www.mixcloud.com/UaarRadioBari/).
Si propone la di diffusione del libro “Umanesimo per ragazzi” e si chiede la pubblicazione da parte di
Nessun Dogma

Argomento 15 (presentato da Roberto Grendene): risorse dai circoli per progetti nazionali
Roberto Grendene propone che alcuni soci possano “lavorare” non solo per le attività locali dei circoli ma
che possano anche essere messi a disposizione di attività nazionali.
Invita i coordinatori a non essere gelosi dei propri soci.

Argomento  16:  Affissione  di  locandine  e  manifesti  eventi  locali  (aggiunto  dopo  la  compilazione
dell’ODG) è stato ritirato dal proponente.

Argomento 17 (presentato da Cesare Bisleri): “Aboliamo il concordato”
Cesare  Bisleri  comunica  che  a  La  Spezia  hanno  realizzato  uno  striscione  diretto  al  Vaticano
“FRANCESCO, SE IL VATICANO E’ CAMBIATO  ABOLIAMO IL CONCORDATO” poi fotografato
davanti ad una chiesa (la foto è apparsa sui giornali locali); consapevole che l’Uaar non interloquisce con
il vaticano direttamente, propone una campagna di comunicazione nazionale per sensibilizzare l’opinione
pubblica sul tema del concordato basata su questa loro iniziativa. Propone una maggiore comunicazione
tra i coordinatori, alle sue richieste di pareri in lista circoli non ha ricevuto riscontri.
Lo striscione 3 x 1 metri costa intorno ai 90 euro e non occorrono permessi in quanto è una semplice foto
di gruppo in luogo pubblico.

Fabio  Milito  Pagliara  interviene  dicendo  che  non  dobbiamo  rivolgerci  al  Vaticano  bensì  allo  Stato
Italiano

Cesare Bisleri concorda che il nostro interlocutore sono le istituzioni e dice che la loro iniziative è una
provocazione verso un papa che si spaccia com cambiamento e sbandiera la povertà della chiesa come
valore

Giorgio Maone chiede di esplicitare la provocazione cambiando la formula

Cesare Bisleri precisa che l’idea è stata presa da cartelli realizzati dal circolo di Venezia

Roberto  Grendene  fa  notare  che  si  capisce  che  è  una  provocazione,  ma  di  norma  sbeffeggiamo  le
istituzioni non il Vaticano (Renzi, il sindaco della nostra città… ecc.). Il papa potrebbe ribadire la sua
posizione da “buono” ma comunque non fare niente

Raffaele Carcano precisa che abbiamo già fatto una petizione per abolire il concordato rivolta a Renzi,
due anni fa, con 24000 firme ma non è successo nulla.
Dopo un breve excursus storico legale, trova che lo striscione suoni come prodotto di sostenitori del Papa
e non è quello che l’Uaar vuole. Il nuovo Papa ha un approccio pastorale ma non gli si possono attribuire
parole non sue

Michelangelo  Licata  propone  di  sostituire  “ABOLIAMO  IL  CONCORDATO”  con  “RINUNCIA  AL
CONCORDATO”

Tullio Franconetti fa notare che l’idea è far notare agli altri e non a Francesco l’incongruenza delle sue
posizioni

Lina Sturmann si pone in totale difesa dello striscione, che pare coerente con le posizioni Uaar, e serve a
far  comprendere  ai  cattolici  l’incongruenza  delle  parole  di  Francesco.  Ogni  circolo  può  avere  la  sua
autonomia, la linea dell’Uaar non la detta Grendene.

Liana Moca fa notare che le altre associazioni forti d’Italia hanno una immagine coerente e delle linee
guida nazionali che servono per una comunicazione efficiente. Una frase così dovrebbe essere riflettuta.

Cesare Bisleri dice che non ha proposto la loro iniziativa in lista circoli perché altre volte non lo hanno
considerato e neanche risposto alle sue richieste. Sostiene che serva una forte indicazione dalla dirigenza
nazionale (ma anche proposte da circoli) che però vengano discusse tra i circoli.

Massimo Facchinetti suggerisce che siamo una associazione di liberi pensatori ma la politica di gestione
del “marchio” Uaar deve essere univoca e coerente per essere riconoscibili.

Alberto  Massi  concorda  con  il  precedente  intervento  e  dice  che  serve  la  discussione  tra  circoli  e  la
univocità e riconoscibilità.

Cesare  Bisleri  continua  la  discussione  precisando  che  l’idea  era  anche  “stressare”  papa  Francesco
diffondendo a macchia d’olio le immagini davanti alle chiese per accompagnare il giubileo. Concorda sul
mantenere linee guida comuni per non ledere l’immagine Uaar
Dopo “presepiamoci” vorrebbe far partire nuove attività nelle scuole

Giorgio Maone chiede chi decide se fare o non fare una iniziativa?

Cesare  Bisleri  propone  la  sua  linea:  chiedere  aiuto  economico  al  tesoriere,  se  non  si  può  decide  se
procedere o o no, però senza soverchiare il nazionale.
Chiede maggiore comunicazione fra i circoli per condividere le attività ove possibile.

Valeria Rosini sottolinea che, in merito al concordato, al di là dei dettagli sulle parole, occorre che ci si
accordi tra stati o no? Ritiene utile parlare con i  cattolici, ma discuterne in lista circoli non porta a molto
perché toglie la sperimentazione. Stigmatizza il lavoro dei professionisti che hanno fatto le precedenti
campagne pubblicitarie nazionali che secondo lei non hanno avuto successo.

Roberto Grendene ribadisce che non è vero che le campagne pubblicitarie non abbiano avuto successo, è
ovvio che non possiamo avere il successo delle multinazionali coi miliardi di budget che stanziano ma
abbiamo avuto buoni risultati. Proibire qualcosa? L’Uaar l’ha fatto solo in casi dove fosse coinvolta la
politica

Alberto Massi fa presente che a Siena la campagna “DIO” ha avuto molto clamore, forse a Milano no
perché è una città più grande. Nel dubbio direbbe a Bisleri: falla, confrontiamoci ma proviamoci

Cesare Bisleri ribadisce che Francesco parla a tutti perché noi non dovremmo?

Marco Zuccari fa notare che è l’ultimo arrivato, ma legge le email di Cesare Bisleri e le le attività che fa
sono tantissime e ottime, quindi fare le pulci gli sembra ridicolo

L’assemblea approva con un applauso e si conclude alle 18,37

Presidente Assemblea:
Daniele Degiorgis

Verbalizzanti:
Manuel Bianco
Ilaria Brambilla

 

 

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